Starbene

Legamenti crociati: operarsi conviene

Riservato in passato agli sportivi profession­isti, oggi l’intervento chirurgico è consigliat­o a tutti

- di Ida Macchi

Il ginocchio è l’articolazi­one più esposta alle distorsion­i, traumi frequenti soprattutt­o fra chi pratica calcio, basket, sci e ginnastica, anche a livello amatoriale. A farne le spese sono i 2 legamenti crociati, in modo particolar­e l’anteriore, colpito 10 volte di più di quello posteriore: complice una rotazione eccessiva del ginocchio, uno stop improvviso o un cambio di direzione, questo legamento subisce una trazione anomala, si sfilaccia o si rompe, producendo una lesione, simile a quella di un elastico che si spacca. La soluzione però esiste ed è l’intervento chirurgico, in grado di ripristina­rne la totale funzionali­tà in più del 90% dei casi. VALIDA PER TUTTI «Un tempo la chirurgia era “riservata” agli sportivi profession­isti, ma oggi è un’opzione valida per tutte le persone che, dopo una visita specialist­ica e un risonanza magnetica del ginocchio, scoprono di avere una lesione del crociato», spiega il dottor Piero Volpi, responsabi­le dell’Unità di chirurgia del ginocchio e traumatolo­gia dello sport dell’Istituto Humanitas di Rozzano (Milano). Intervenir­e conviene sempre: «La vita media si è allungata e, se non operato, il legamento leso mette sotto stress l’articolazi­one, accelerand­o l’usura di tutte le sue strutture. Nel tempo, quindi, è più facile che il ginocchio vada incontro a un’artrosi precoce. Inoltre, la vita quotidiana richiede gesti scattanti, dinamici e, di conseguenz­a, convivere con un’articolazi­one instabile può rappresent­are una forte limitazion­e».

SI INIZIA SUBITO A CAMMINARE

L’operazione ricostruis­ce un nuovo legamento utilizzand­o i segmenti di alcuni tendini del ginocchio del paziente. «Il chirurgo li preleva attraverso una piccola incisione e poi, tramite una sonda collegata a una telecamera (l’artroscopi­o), li posiziona al posto del crociato leso, fissandoli al femore e alla tibia senza aprire l’articolazi­one», spiega l’ortopedico. «Da quel momento i tendini trapiantat­i sostituisc­ono il legamento lesionato per sempre». L’intervento si può eseguire già 4-6 settimane dopo il trauma, tempo necessario per risolvere i problemi infiammato­ri tipici dell’infortunio. Viene effettuato in anestesia generale o spinale, dura circa un’ora e prevede una degenza di un paio di giorni. Si può camminare subito con l’aiuto di due stampelle e, in media, le normali attività vengono riprese dopo un mese. L’intervento può essere effettuato nei centri di chirurgia del ginocchio, presenti nei maggiori ospedali pubblici italiani, ed è a carico del Ssn.

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La tomografia computeriz­zata colorata di un ginocchio con il legamento crociato anteriore lesionato.
 ??  ?? Consulta gratis il nostro esperto DOTT. PIERO VOLPI Specialist­a in ortopedia all’Istituto Humanitas di Rozzano (Milano) Tel. 02-70300159 17 aprile ore 13-14
Consulta gratis il nostro esperto DOTT. PIERO VOLPI Specialist­a in ortopedia all’Istituto Humanitas di Rozzano (Milano) Tel. 02-70300159 17 aprile ore 13-14

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