Perdi peso senza rinunce
È la tecnica della compensazione: puoi concederti anche qualche sgarro. Basta che rispetti il tuo limite di calorie
“Questo non posso prenderlo perché sono a dieta”. Quante volte diciamo questa frase ma poi ci ritroviamo a mangiare quella cosa e molto altro? «Può capitare perché quando c’è un’imposizione, la regola tende a rompersi: se ti costringi a evitare quel cibo, compaiono delle resistenze inconsce che ti portano invece a mangiarlo», spiega Arianna Banderali, medico psicoterapeuta, presidente dell’Aidap (Associazione italiana disturbi dell’alimentazione e del peso).
PIANIFICA IL TUO BUDGET CALORICO
Ecco, l’errore di fondo è proprio pensare alla dieta come a qualcosa di privativo. «Questo accade nel momento in cui ti poni obiettivi eccessivi, tipo “voglio dimagrire 5 chili in 15 giorni”. Quindi, ti limiti il più possibile, pensando che vale la pena stringere i denti per così poco tempo, tanto poi potrai riprendere a concederti tutto», spiega l’esperta. Niente di più sbagliato. Non c’è bisogno di rinunciare ad alcun tipo di tipo di cibo, basta attuare delle piccole stra-
tegie compensative. «Non ci sono cibi giusti e cibi sbagliati», dice la dottoressa Banderali. «L’importante è rispettare un limite giornaliero di calorie. È come andare al supermercato e avere un tot di euro da spendere, puoi comprare ciò che ti piace, ma entro quella cifra. È importante, per questo, pianificare in anticipo le calorie della giornata». Poi usa una strategia meno punitiva:
se fai uno strappo alla dieta, non dire “ho sgarrato”: con questa frase ti attribuisci la responsabilità del fatto creando, così, emozioni negative che ti porteranno ad abbuffarti o ad abbandonare la dieta. Invece, definisci lo sgarro come un ostacolo che hai incontrato, quindi come qualcosa di superabile che ti porta a concentrarti sulla soluzione del problema.