Qui trovi il vero aceto balsamico
Dà un gusto originale ai tuoi piatti, è ricco di sali minerali e vitamine e si può perfino degustare in purezza. Ecco dove assaggiare le varietà top
Hproprietà digestive (quello stravecchio tradizionale si può addirittura bere in purezza, un bicchierino a fine pasto) e antisettiche (una volta era un rimedio per il mal di gola). Ma è anche un alimento ricco di vitamine, sali minerali e zuccheri della frutta. Parliamo dell’aceto balsamico, eccellenza del territorio tra Modena (che dà il nome alla varietà più nota) e Reggio Emilia (meno conosciuta ma pluripremiata). Un prodotto fatto esclusivamente con uve locali (il disciplinare che ne regola la produzione è severissimo) poi trasformate in mosto cotto e lasciate acetificare in botti di legno di rovere, ciliegio, faggio o altre essenze, per un periodo che va da 12 fino a 25 anni. Sono questi i requisiti della più pregiata varietà Dop (o tradizionale) prodotta sia a Modena sia a Reggio Emilia. In commercio però si trovano anche la più giovane (ed economica) varietà Igp e i cosiddetti “condimenti balsamici” (cioè quelli che non hanno ottenuto una denominazione protetta). Un mondo affascinante e profondamente radicato nella storia di queste zone. Per saperne di più del prodotto, e degustarlo nei diversi possibili abbinamenti, dalle verdura alla carne, dal parmigiano reggiano alle fragole fino al gelato, l’ideale è programmare la visita a un’acetaia in questo periodo. Potrà essere l’occasione per visitare anche due capolavori dell’arte romanica, come il Duomo di Modena, patrimonio mondiale dell’umanità, e quello di Parma (che dista da Reggio Emilia solo 60 chilometri), ma anche la Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia (palazzomagnani.it) dove, fino al 17 giugno, si tiene la mostra-evento Feressati stival di fotografia europea. Ecco allora tre proposte per un “balsamic tour”.
IL VALORE DELL’ARTIGIANATO
L’azienda Agricola Leonardi di Modena organizza ogni giorno (su prenotazione) interessanti tour in questa storica azienda circondata da vigneti e fondata nel 1871, che ancora oggi segue un metodo produttivo artigianale. Tre i tipi possibili di visita, da quella Basic (30 minuti) a quella più golosa che si conclude con un vero menu a base di prodotti tipici (dai salumi ai tortelloni agli arrosti) tutto proposto con tocchi di differenti annate di aceto balsamico. Ma tutte includono la degustazione direttamente dalle botti e alcuni assaggi (prezzo a partire da 5 € a persona). Per informazioni, vai su: acetaialeonardi.it, tel. 059-554375.
UN TOUR TRA LE VIGNE
con le sue aziende associate. Che, su prenotazione, organizzano tutto l’anno visite con degustazione nelle loro acetaie. I tour, gratuiti e della durata di un’ora, cominciano tra le vigne, prevedono la visita alle cantine con gli assaggi di rito e si concludono nello spaccio aziendale. Per informazioni, vai su: consorziobalsamico.it
CONFRONTI VIRTUOSI
Per un paragone tra le due eccellenze,
vale la pena di contattare il consorzio aceto balsamico Dop di Reggio Emilia. Molte delle acetaie che producono la varietà tradizionale propongono visite guidate gratuite (con degustazione) alla scoperta di questo prodotto, che può essere contrassegnato con un bollino color aragosta (invecchiato da almeno 12 anni), argento (invecchiato da 12 a 25 anni), oro (da 25 anni in su). Per informazioni, vai su: acetobalsamicotradizionale.it o chiama il numero 0522-381289.
Il Consorzio aceto balsamico Igp di Modena mette in contatto gli intea