Balsami a risciacquo
Districano i capelli dopo lo shampoo, facilitando la pettinabilità e la messa in piega. Ne abbiamo valutati 15, scopri i nostri preferiti
Iparrucchieri li chiamano conditioner perché “condizionano” i capelli, li inguainano in un film protettivo ed elastico che li districa quando sono bagnati, aiutando lo styling. Indispensabili alle chiome lunghe o ricce, i balsami sono utili a tutte. Ne abbiamo esaminati 15, ma questa volta scegliere è stato particolarmente difficile: i prodotti erano tutti di buona qualità. Leggi come siamo arrivati a preferirne 4.
LA FORMULA
«I balsami a risciacquo sono composti da emollienti come l’alcol cetilico, una cera di sintesi, oli vegetali come l’olio di cocco o di argan, agenti antistatici (quaternium e poliquaternium) e vari attivi con funzione rinforzante o ammorbidente sui capelli», spiega il cosmetologo Umberto Borellini. «Possono contenere siliconi: non è una nota di demerito perché si risciacquano via, ma prima hanno creato un film elastico intorno al fusto, proteggendolo dalla rottura». Le formule esaminate sono risultate tutte buone, abbiamo quindi privilegiato i balsami più ricchi di agenti pregiati e con un elevato rapporto prezzo-qualità.
LA PROVA
Abbiamo applicato il conditioner dopo lo shampoo abituale sui capelli umidi, seguendo le istruzioni sulla confezione. Abbiamo valutato la piacevolezza d’uso (profumo, consistenza, facilità di erogazione e stesura), ma soprattutto il risultato sulle chiome.
IL CONSIGLIO
«Non applicare il balsamo sulle radici, distribuiscilo solo sulle lunghezze e le punte, emulsionando con un po’ d’acqua, così si crea una leggera schiuma che facilita la stesura», dice Mirko Tagliaferri, hair stylist. «Lascia in posa il tempo indicato e, se hai i capelli ricci, risciacqua velocemente. Questo permette ai boccoli di restare più elastici. Infine, non esagerare con le dosi: per lunghezze medie e corte basta un cucchiaino da tè, per capigliature ricce o extralunghe, un cucchiaio da minestra».