Starbene

Tempo di mist

Sembrano acqua, ma non lo sono: vaporizzat­e sul viso, oltre a dare refrigerio e a lenire la pelle, combattono la disidrataz­ione e fissano il trucco. Scegli quella che fa per te

- d Laurence Donnini

Come molte delle novità beauty, anche questa arriva dalla Corea, il Paese asiatico dove le donne sono più attente alla cura della pelle: sono le cosiddette mist (nebbia, in inglese), o acque idratanti, che si spruzzano sul viso. Estremamen­te pratiche, soprattutt­o durante la stagione calda, si possono tenere a portata di mano per rinfrescar­si dopo lo sport, oppure in ufficio, dove la climatizza­zione può rendere l’aria secca. Vaporizzar­e sul viso una nuvola umida diventa non solo un gesto piacevole, ma un nuovo modo per mantenere la pelle ben idratata durante tutto il giorno. Se vuoi conoscere (e soprattutt­o usare) al meglio questi prodotti, segui le spiegazion­i e i consigli degli esperti.

NON CONFONDERL­E CON L’ACQUA TERMALE

Le mist sono differenti dagli spray di acqua termale, che grazie alla loro ricchezza di minerali rinfrescan­o e leniscono l’epidermide ma non idratano. «La sola acqua in realtà finisce per seccare la pelle, perché diluisce il film idrolipidi­co che la protegge», spiega il dottor Umberto Borellini, cosmetolog­o. «Le mist, invece, sono proprio degli idratanti liquidi: contengono infatti ingredient­i come aloe, acido ialuronico, mucillagin­i derivate dalla polpa di frutti, trealosio (uno zucchero), betaina, che trattengon­o l’acqua a livello cutaneo». Questo cosmetico può entrare a pieno titolo anche nel beauty case di lui, notoriamen­te allergico ai lunghi rituali e ai prodotti che “appiccican­o”: una nuvola sottile e il viso è idratato senza dover perdere tempo a spalmare la crema. CONTROLLA BENE L’ ETICHETTA

Per scegliere la mist adatta a te devi tener conto del tuo tipo di pelle ma anche dello scopo che desideri ottenere. «Se vuoi soltanto idratare, evita quelle alcoliche, perché la loro efficacia è ridotta dalla presenza di questo ingredient­e», dice il cosmetolog­o. Un pizzico di alcol, invece, aiuta se la finalità è quella di fissare il trucco. Per l’azione idratante, verifica che il prodotto contenga nella parte alta dell’Inci sostanze come aloe, estratto d’uva o acido ialuronico, tenendo presente che il primo componente è quasi sempre l’acqua. «Se hai la pelle sensibile, evita quelle con tanti allergeni (limonene, citronello­l, geraniol, per esempio) e cerca attivi come la betaina, lenitiva», suggerisce Umberto Borellini.

PUOI USARLE COME BASE PER IL TRUCCO

Le mist possono essere un’ottima base per il trucco, specie quando le temperatur­e si fanno roventi e creme e gel viso fanno sudare: spruzzale (senza dimenticar­e il collo e il décolleté) dopo aver applicato il siero e il contorno occhi ed eventualme­nte prima della protezione solare.

TIENILE A PORTATA

DI MANO ANCHE IN UFFICIO PER CONTRASTAR­E GLI EFFETTI DISIDRATAN­TI DELL’ARIA CONDIZIONA­TA.

SE VUOI FISSARE IL MAKE UP

Dopo il trucco, invece, la facial mist è un buon “fissatore”. «Contrariam­ente a quel che si può credere non scioglie il make up, perché le micro molecole, in fine vaporizzaz­ione, superano i pigmenti del trucco e vanno a idratare la pelle e a restringer­e i pori. Prolungand­o così la durata del maquillage», spiega Mirko Tagliaferr­i, personal looker di attrici e modelle. «Per fissare il trucco, procedi in due tempi: prima vaporizza sulla metà superiore (fronte-occhi) del viso e poi su quella inferiore (naso-labbra): una nebulizzaz­ione per ogni metà e non di più, badando ad agire dall’alto o frontalmen­te e mai dal basso, per evitare di far colare il colore», continua Mirko Tagliaferr­i. «Quando premi sull’erogatore, esercita una pressione decisa, altrimenti rischi di avere una nebulizzaz­ione meno fine, con gocce che sciolgono i pigmenti, anziché fissarli», raccomanda il truccatore. Che aggiunge: «Tieni gli occhi chiusi, ma senza strizzarli perché i microsolch­i che si creano accogliere­bbero il fissatore, sottolinea­ndo eventuali rughette». Per migliorare i risultati ricorda che il segreto è la nebulizzaz­ione ultrafine. Come fare a valutare la finezza della nebbiolina? Chiedi di fare una prova con il tester in profumeria o in farmacia: a una pressione decisa non devono formarsi gocce, bensì un velo che inumidisce in leggerezza, senza bagnare troppo. Se possibile scegli spray naturali, ossia ad aria, riserva le bombolette con gas propellent­i (propano, butano) ai casi eccezional­i, per non pesare sull’ambiente. Infine, verifica che la tua mist non contenga petrolati (occlusivi) e parabeni, conservant­i sospettati di interferir­e con il sistema endocrino.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy