Tempo di mist
Sembrano acqua, ma non lo sono: vaporizzate sul viso, oltre a dare refrigerio e a lenire la pelle, combattono la disidratazione e fissano il trucco. Scegli quella che fa per te
Come molte delle novità beauty, anche questa arriva dalla Corea, il Paese asiatico dove le donne sono più attente alla cura della pelle: sono le cosiddette mist (nebbia, in inglese), o acque idratanti, che si spruzzano sul viso. Estremamente pratiche, soprattutto durante la stagione calda, si possono tenere a portata di mano per rinfrescarsi dopo lo sport, oppure in ufficio, dove la climatizzazione può rendere l’aria secca. Vaporizzare sul viso una nuvola umida diventa non solo un gesto piacevole, ma un nuovo modo per mantenere la pelle ben idratata durante tutto il giorno. Se vuoi conoscere (e soprattutto usare) al meglio questi prodotti, segui le spiegazioni e i consigli degli esperti.
NON CONFONDERLE CON L’ACQUA TERMALE
Le mist sono differenti dagli spray di acqua termale, che grazie alla loro ricchezza di minerali rinfrescano e leniscono l’epidermide ma non idratano. «La sola acqua in realtà finisce per seccare la pelle, perché diluisce il film idrolipidico che la protegge», spiega il dottor Umberto Borellini, cosmetologo. «Le mist, invece, sono proprio degli idratanti liquidi: contengono infatti ingredienti come aloe, acido ialuronico, mucillagini derivate dalla polpa di frutti, trealosio (uno zucchero), betaina, che trattengono l’acqua a livello cutaneo». Questo cosmetico può entrare a pieno titolo anche nel beauty case di lui, notoriamente allergico ai lunghi rituali e ai prodotti che “appiccicano”: una nuvola sottile e il viso è idratato senza dover perdere tempo a spalmare la crema. CONTROLLA BENE L’ ETICHETTA
Per scegliere la mist adatta a te devi tener conto del tuo tipo di pelle ma anche dello scopo che desideri ottenere. «Se vuoi soltanto idratare, evita quelle alcoliche, perché la loro efficacia è ridotta dalla presenza di questo ingrediente», dice il cosmetologo. Un pizzico di alcol, invece, aiuta se la finalità è quella di fissare il trucco. Per l’azione idratante, verifica che il prodotto contenga nella parte alta dell’Inci sostanze come aloe, estratto d’uva o acido ialuronico, tenendo presente che il primo componente è quasi sempre l’acqua. «Se hai la pelle sensibile, evita quelle con tanti allergeni (limonene, citronellol, geraniol, per esempio) e cerca attivi come la betaina, lenitiva», suggerisce Umberto Borellini.
PUOI USARLE COME BASE PER IL TRUCCO
Le mist possono essere un’ottima base per il trucco, specie quando le temperature si fanno roventi e creme e gel viso fanno sudare: spruzzale (senza dimenticare il collo e il décolleté) dopo aver applicato il siero e il contorno occhi ed eventualmente prima della protezione solare.
TIENILE A PORTATA
DI MANO ANCHE IN UFFICIO PER CONTRASTARE GLI EFFETTI DISIDRATANTI DELL’ARIA CONDIZIONATA.
SE VUOI FISSARE IL MAKE UP
Dopo il trucco, invece, la facial mist è un buon “fissatore”. «Contrariamente a quel che si può credere non scioglie il make up, perché le micro molecole, in fine vaporizzazione, superano i pigmenti del trucco e vanno a idratare la pelle e a restringere i pori. Prolungando così la durata del maquillage», spiega Mirko Tagliaferri, personal looker di attrici e modelle. «Per fissare il trucco, procedi in due tempi: prima vaporizza sulla metà superiore (fronte-occhi) del viso e poi su quella inferiore (naso-labbra): una nebulizzazione per ogni metà e non di più, badando ad agire dall’alto o frontalmente e mai dal basso, per evitare di far colare il colore», continua Mirko Tagliaferri. «Quando premi sull’erogatore, esercita una pressione decisa, altrimenti rischi di avere una nebulizzazione meno fine, con gocce che sciolgono i pigmenti, anziché fissarli», raccomanda il truccatore. Che aggiunge: «Tieni gli occhi chiusi, ma senza strizzarli perché i microsolchi che si creano accoglierebbero il fissatore, sottolineando eventuali rughette». Per migliorare i risultati ricorda che il segreto è la nebulizzazione ultrafine. Come fare a valutare la finezza della nebbiolina? Chiedi di fare una prova con il tester in profumeria o in farmacia: a una pressione decisa non devono formarsi gocce, bensì un velo che inumidisce in leggerezza, senza bagnare troppo. Se possibile scegli spray naturali, ossia ad aria, riserva le bombolette con gas propellenti (propano, butano) ai casi eccezionali, per non pesare sull’ambiente. Infine, verifica che la tua mist non contenga petrolati (occlusivi) e parabeni, conservanti sospettati di interferire con il sistema endocrino.