Tutti i raggi che ti fanno bella
Il sole può essere un grande amico della nostra pelle. Gli esperti ti spiegano come prenderne tutto il meglio
Da una parte, provi l’istintivo bisogno di consegnarti finalmente al sole senza troppi indugi. Dall’altra, ti assale un po’ di paura perché sai che i raggi favoriscono l’invecchiamento e, all’estremo, i tumori della pelle. Che fare? Regalati una bella tintarella seguendo le regole che ormai da anni raccomandano i dermatologi: esposizioni graduali, mai nelle ore centrali della giornata e protetta dai filtri di nuova generazione. Bandire totalmente il sole, come fanno molte star (prima fra tutte Madonna), non è la scelta migliore per la salute, perché i raggi dispensano anche tanti e importanti benefici per tutto l’organismo: hanno un effetto detox, accelerano il ricambio della pelle e migliorano l’umore. Di più: favoriscono la longevità, come dimostrato da uno studio di un team di ricercatori del Karolinska e dell’Università di Lund in Svezia, che ha seguito quasi 30mila signore per 20 anni scoprendo che le donne che evitano il sole vivono dai 0,6 ai 2,1 anni in meno rispetto a quelle che si espongono spesso (ma bene!). Oggi poi le case cosmetiche hanno messo a punto prodotti che ti permettono di organizzare il tuo programma di abbronzatura in modo scientifico, dosando al meglio ogni tipo di radiazione solare.
UVA: USA FILTRI E INTEGRATORI
«Sono presenti anche con il cielo coperto e in tutti gli ambienti, città compresa, e rappresentano circa il 95% di tutti gli ultravioletti che arrivano sulla superficie terrestre. Hanno una radiazione relativamente intensa ma lunga, che raggiunge in profondità la pelle», spiega il dermatologo Leonardo Celleno, presidente Aideco (aideco.org).
↘Vantaggi Insieme agli altri ultravioletti stimolano l’abbronzatura, con tutti i conseguenti benefici estetici: aria più sana, pelle più bella (a patto che la tintarella sia luminosa e omogenea), silhouette più sottile per un effetto ottico.
Svantaggi «Gli Uva raggiungono il derma papillare, colpendo le fibre elastiche e il collagene e favorendo rughe e macchie. In più, interagiscono con le cellule del sistema immunitario della pelle (linfociti e cellule di Langherans) e sono i maggiori responsabili delle foto-allergie, come l’orticaria solare», spiega il professor Celleno.
Proteggiti così «Gli Uva sono sempre presenti e penetrano attraverso i vetri: per questo occorre utilizzare tutto l’anno, e a maggior ragione in spiaggia, filtri solari che proteggano espressamente anche dalla loro radiazione», avverte l’esperto. Da un mese prima e
per tutte le vacanze, assumi integratori con antiossidanti specifici per il fotoinvecchiamento, come betacarotene, licopene, luteina e resveratrolo, che prevengono anche le allergie al sole. «Per rinforzare lo scudo cutaneo, due settimane prima di esporti puoi applicare cosmetici con antiossidanti come coenzima Q10, acido alfalipoico, glutatione, vitamina E e vitamina C», aggiunge il dermatologo e allergologo Carlo Di Stanislao, Università dell’Aquila.
UVB: SCEGLI SOLARI CON ANTIOSSIDANTI
«Costituiscono il 5% della radiazione ultravioletta che raggiunge la Terra. Hanno un livello di energia elevato ma relativamente corto e sebbene siano bloccati da nuvole e vetri, penetrano fino allo strato basale della pelle. Sono più presenti in estate, al mare e in alta quota, meno in città per via dell’effetto “filtrante” dell’atmosfera urbana e dello smog», spiega Leonardo Celleno.
↘Vantaggi «Oltre a determinare, insieme agli Uva, l’abbronzatura, sono loro a stimolare, a partire dal colesterolo (quindi “consumandolo”) la produzione di vitamina D, che agisce anche da antietà per la pelle, perché è implicata nel suo corretto metabolismo», dice Leonardo Celleno. Inoltre, gli Uvb a banda stretta (Ubb-Nb, privi della loro componente dannosa) sono utilizzati nella cura della psoriasi.
↘Svantaggi Gli Uvb sono bloccati negli strati superficiali della pelle, ma hanno un elevato carico di energia, tanto da scottare se ti esponi in modo scriteriato e senza un Spf adeguato. «Sono responsabili dell’eritema solare,
PER RINNOVARSI L’EPIDERMIDE HA BISOGNO DI ESSERE ESPOSTA ALLA LUCE E AL CALORE.
delle eventuali scottature fino alle ustioni e, insieme agli Uva, del fotoinvecchiamento e dei tumori cutanei», fa notare il professor Celleno.
↘Proteggiti così La prima regola è scegliere il fattore solare (Spf) adatto al tuo fototipo. «Altrettanto fondamentale è calibrare il tempo di esposizione: aumentalo progressivamente arrivando a massimo 3-4 ore di sole totali al giorno a fine vacanza», consiglia Carlo Di Stanislao. Ai tropici, in barca e in alta quota, oltre ad applicare filtri molto alti indossa indumenti protettivi e cappelli a falda larga. «Per prevenire l’eritema, preferisci i solari con antiossidanti e immunoprotettori, come il Polipodium Leucotomos, derivato da una felce, la vitamina C ed E e il tè verde. A partire da un mese prima della vacanza puoi integrare l’alimentazione con antinfiammatori naturali, come il ribes nero», dice il professor Di Stanislao.
LUCE VISIBILE: SÌ A FILTRI FISICI E CHIMICI La frazione visibile (e la più vicina agli Uva) è l’insieme dei colori dell’arcobaleno. Con gli infrarossi rappresenta ben il 90% di tutta la radiazione solare.
↘Vantaggi Attraverso la retina dell’occhio, influisce sulla secrezione di endorfine e ormoni (estrogeni, progesterone, testosterone, Gh-ormone della crescita), accendendo il buonumore e innescando una serie di benefici a cascata. In particolare, stimolando il Gh favorisce la sintesi delle proteine, necessarie anche per il tono e la compattezza dei tessuti. «La radiazione visibile contribuisce ad aumentare del 10-15% il numero dei globuli rossi e per questo contrasta l’anemia, con i conseguenti vantaggi anche per la bellezza: pelle più ossigenata, luminosa e nutrita», osserva Carlo Di Stanislao.
↘Svantaggi Gli specifici effetti nocivi sulla pelle non sono ancora completamente conosciuti. «Di certo si sa che alcune sue parti, in particolare la luce blu, sono dotate di alta energia e penetrano in profondità nella pelle, contribuendo alla formazione delle rughe e delle macchie scure. Inoltre, una quantità eccessiva di luce nell’intervallo ultravioletto e blu-violetto può danneggiare l’occhio», chiarisce il dermatologo Leonardo Celleno.
↘Proteggiti così «Usa creme solari con blend di filtri fisici, che riflettono la luce, e filtri chimici rispettosi della pelle (come il mexoryl e il tinosorb), e che contengano a supporto molecole antiossidanti specifiche, come l’ectoina, la vitamina C, tocotrienoli ed estratti dalla liquirizia», dice l’esperto. Per proteggere la vista e il contorno occhi dal photoaging, indossa sempre occhiali da sole di ottima qualità, meglio se con lenti polarizzate, filtri Uv, e con montature ampie, che impediscono anche lateralmente il passaggio dei raggi solari.
VITAMINE E ANTIOSSIDANTI ARRICCHISCONO I SOLARI DI ULTIMA GENERAZIONE.
INFRAROSSI: USA SPRAY CON ACQUA Sono l’ultima lunghezza d’onda dello spettro solare, producono calore e sono parimenti attivi al mare, in alta quota e ai tropici, un po’ meno in città anche per l’effetto schermante dello smog.
↘Vantaggi Gli infrarossi agiscono come una sorta di massaggio decontratturante: merito del calore, che decongestiona i tessuti. Una curiosità: il Laboratorio europeo di biologia molecolare di Monterotondo (Roma) ha recentemente sintetizzato un complesso chimico sensibile alla luce infrarossa che spegne il dolore agendo sulle cellule nervose della pelle, le stesse sensibili alle carezze. «Gli infrarossi accelerano anche il metabolismo: in spiaggia, sotto il sole, può aumentare fino al 10%», dice Celleno.
↘Svantaggi Hanno una bassa energia che però penetra fino al derma, aumentando almeno del 50% i radicali liberi. Contribuiscono all’invecchiamento e all’elastosi, la frammentazione delle fibre elastiche. «Per l’effetto vasodilatatore sono problematici soprattutto per le pelli sensibili, allergiche o con couperose e per la circolazione venosa e linfatica», osserva Leonardo Celleno.
↘Proteggiti così Come per la luce visibile, vale la regola di applicare solari con mix di filtri fisici e chimici fotostabili (su alcuni prodotti viene specificata la presenza di sostanze protettive antinfrarossi, ma purtroppo non c’è una normativa europea che le regolamenti). L’avvertenza fondamentale, poi, è di abbassare la temperatura della pelle di viso e corpo spruzzando ripetutamente acqua, meglio se termale perché ricca di minerali calmanti e lenitivi. «Alterna i bagni di sole con quelli di mare, ripetendo con cura l’applicazione del solare, anche se è water resistant, ricordando che ne vanno sempre stesi almeno 2 mg di solare per centimetro quadrato, pari a un cucchiaino di crema, per 2 cm di pelle, altrimenti non raggiungi la protezione dichiarata in etichetta», dice il professor Leonardo Celleno.