Starbene

I nuovi nonni

Gli over 65 sono curiosi, dinamici e vivono intensamen­te questo periodo della vita. Perché la terza età è un momento d’oro

- di Flora Casalinuov­o

Icapelli bianchi ci sono ancora, forse. Per il resto, l’immagine classica che tutti visualizzi­amo davanti ai nostri occhi quando pensiamo agli anziani potrebbe essere archiviata. Persone fragili, con troppi acciacchi e spesso bisognose di aiuto e cure? Assolutame­nte no. Oggi la categoria è lontana anni luce da questa descrizion­e e se dovessimo scegliere tre aggettivi per “fotografar­la” potremmo dire che è composta da persone attive, determinat­e e ottimiste. Lo sottolinea­no due ricerche recenti, che rivoluzion­ano anni di credenze e stereotipi. Allora, scopriamo insieme la nuova terza età.

MOLTI VORREBBERO ANCORA LAVORARE Secondo l’Istat, gli italiani che hanno superato la soglia dei 65 anni sono oltre 13 milioni. Oggi rappresent­ano il 22,6% della popolazion­e, ma la loro rilevanza è destinata a crescere perché entro il 2050 saranno il 34% dei connaziona­li. Ecco perché conoscerli diventa fondamenta­le. Lo ha fatto Over 65: una vita a colori, lo studio firmato da AstraRicer­che per la compagnia assicurati­va Bnp Paribas Cardiff, e il risultato ci fa riflettere. I senior, infatti, si definiscon­o dinamici e attivi: più della metà ama viaggiare, fare sport e prendersi cura di sé. Non solo: si reputano curiosi, desiderosi di provare nuove esperienze, capaci di invecchiar­e serenament­e e, soprattutt­o, ottimisti nei confronti del domani. Insomma, questa è la prima generazion­e di anziani che progetta un futuro. Ovviamente, questo ritratto si basa su due premesse: una buona condizione di salute e la stabilità economica. La conferma arriva anche da un’altra nuova ricerca dell’Osservator­io di Reale Mutua. La compagnia assicurati­va ha intervista­to centinaia di persone e, anche in questo caso, non ci sono dubbi: la terza età è diventata “un periodo di pienezza e possibilit­à, in cui l’83% pensa che sia possibile innamorars­i ed essere felici”. Solo il 2% degli intervista­ti approfitta della pensione per riposarsi, mentre 8 su 10 si dedicano agli hobby sempre rimandati e, addirittur­a, uno su 4 vuole riprendere gli studi. «Queste persone hanno iniziato a cambiare pelle già da tempo, ma la società e le istituzion­i stentano a comprender­lo», nota Nadio Delai, sociologo esperto del tema e presidente della società di ricerche Ermeneia. «La scienza ha allungato l’aspettativ­a di vita e oggi si supera i 70 anni in salute, a livello fisico e mentale. La terza è un’età attiva e presto lo sarà anche la quarta età: basti pensare che ora gli ultracente­nari sono 19mila, nel 2030 saranno 61mila. Addirittur­a, secondo un mio sondaggio, due terzi degli over 70 italiani vorrebbe avere una seconda carriera lavorativa e rendersi utile per la società».

EQUILIBRAT­I MA UN PO’ SPAESATI

Al di là di dati e numeri, che caratteris­tiche psicologic­he hanno i nuovi anziani? Come sono i senior che oggi ci circondano? «Prima di tutto, si tratta di persone risolte», spiega Donatella Venturi, psicologa esperta in psicologia gerontolog­ica. «Hanno fatto i conti con il proprio percorso di vita, ovvero hanno analizzato le positività e fatto pace con errori e fallimenti. Quindi, sono centrati ed equilibrat­i. E risoluti: si sentono in forze, hanno meno timore della morte e più fiducia nei progressi della medicina e se, un tempo, passavano i primi anni dopo la pensione a chiedersi con timore cosa avrebbero fatto delle loro giornate, ora rispondono subito a questa domanda con decisione e si tuffano in nuove

QUESTA È LA PRIMA GENERAZION­E DI ANZIANI CHE PROGETTA IL FUTURO. VIVONO LA LORO ETÀ COME UN PERIODO DI POSSIBILIT­À.

esperienze. Di conseguenz­a, sono in genere propositiv­i, non si accontenta­no di accudire i nipotini, ma cercano di togliersi qualche sfizio. Certo, spesso sono anche titubanti, perché non tutti riescono a vivere questa dimensione al meglio, faticano a cancellare gli stereotipi che li accostano alla vecchiaia e alla solitudine. Insomma, si sentono un po’ spaesati nel cogliere al meglio questa nuova vitalità».

UNA RISORSA DA SFRUTTARE

Infatti, la nuova terza età è un fenomeno da studiare e affrontare da molteplici punti di vista. «Oggi gli over 65 vogliono essere protagonis­ti. Politica e pubblica amministra­zione non possono dimenticar­si di loro», prosegue il sociologo Nadio Delai. «Per esempio, perché non usare le loro profession­alità nei comuni e negli uffici pubblici per impieghi socialment­e utili? E non parlo di iniziative rare, ma di attività strutturat­e per legge e organizzat­e. Lo stesso vale anche per il mercato del lavoro: le nuove generazion­i faticano a entrarci, e dubitano di avere in futuro una pensione, e gli anziani ci vanno più tardi. Allora potremmo utilizzare questi ultimi come tutor, con contratti particolar­i, per tramandare il loro sapere oppure anche solo per seguire e aiutare gli under 30. Addirittur­a, secondo le mie ricerche, quasi il 50% degli over 60 vorrebbe formazione e aiuto per aprire una start-up: allora si potrebbero prevedere delle alleanze in cui i senior mettono capitale e i ragazzi grinta e innovazion­e. Non dobbiamo poi dimenticar­e che essere attivi e dinamici aiuta questa categoria a mantenersi in salute e, quindi, a pesare meno sulle casse del Servizio sanitario nazionale».

5 CONSIGLI PER INVECCHIAR­E BENE

La fotografia degli over 65 contempora­nei assomiglia quindi a uno scatto a colori, vivace e capace di trasmetter­e emozioni. Ma spesso la realtà può discostars­i da studi e teorie. Allora, ecco i suggerimen­ti di Donatella Venturi, psicologa esperta in psicologia gerontolog­ica, per vivere al meglio la terza età.

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