Dormire bene Nascondi gli orologi
Che ore sono? A che ora devo andare a letto o alzarmi? Ecco come non chiudere occhio. Attiva invece la tua sveglia interna
Ti metti a dormire, ma ti giri guardando continuamente che ore sono? Ecco, smetti di farlo perché la soluzione contro la tua insonnia è solo una: “butta via” gli orologi. «Il senso del tempo è qualcosa di cui si dispone interiormente, non a caso se durante il giorno si chiede a qualcuno che ore sono, sbaglia di 20 minuti al massimo», spiega Maria Beatrice Toro, psicoterapeuta esperta di mindfullness a Roma. «Quindi, è sbagliato confrontare il nostro tempo interiore con quello che indica l’orologio: causa solo inquietudine perché costringe ad adeguarsi a un orario che non sentiamo nostro».
SOLO TU SAI QUANTO DEVI DORMIRE
Di notte, guardare l’ora è anche fuorviante. «Il bisogno di sonno è soggettivo, il corpo sa bene se vale la pena di dormire o meno, a dispetto dell’orario», prosegue l’esperta. «Un esempio: ci si sveglia alle quattro del mattino, ci si sente riposati ma quando si guarda la sveglia arriva l’ansia di non aver riposato abbastanza. Ci si agita, perciò, per un falso problema». Lo stesso vale per il momento in cui si “deve” andare a dormire: «Per addormentarsi è solo importante sentire quando arriva la stanchezza», spiega la dottoressa Toro. «Bisogna avere fiducia nel proprio corpo, smettere di guardare l’orologio e pensare che si dovrebbe essere già a letto perché il giorno dopo ci si deve alzare presto. Se anche una sera è tardi, si può recuperare la notte successiva».
DECIDI I TEMPI DEL TUO RIPOSO
Comincia a nascondere gli orologi già dopo cena: «Non programmare cosa fare e, soprattutto, cosa sarebbe opportuno fare, ma vivi il tempo prima di andare a letto come un momento di tranquillità; rilassati oppure sistema le tue cose», consiglia la psicoterapeuta. «All’inizio, l’idea può scombussolare perché non si ha una tabella di marcia, ma presto s’impara ad ascoltare il proprio orologio interno. Per abituarsi, aiutano questi trucchi: uscire qualche volta senza orologio, dimenticare le parole “presto” o “tardi” e immergersi solo nel presente ascoltando i propri bisogni».