Starbene

Se lui è in crisi

Tocca alla compagna rimboccars­i le maniche e puntellare la coppia, finché il partner non riprende “forza emotiva”. Ecco come aiutarlo senza commettere errori che complicano tutto

- di Alessandro Pellizzari

Lavoro in bilico, litigi familiari, a volte basta anche solo l’arrivo della fatidica boa dei 50: sono queste le “prove” che possono mettere in ginocchio persino l’uomo più sicuro di sé. Tanto che il maschio in crisi, oggi, è una categoria ben definita dagli istituti di ricerca. GFK, nell’ambito della campagna Ticket to

love sull’identità e la salute sessuale maschile, ha identifica­to nel 20% degli italiani i maschi “in crisi” conclamata. E, dietro a ogni uomo in tilt emotivo c’è spesso la sua donna, che deve reggere l’impatto dello tsunami psicologic­o che investe la coppia. Come? Ce lo spiega Adriano Formoso, psicoterap­euta (adrianofor­moso.com).

INSIEME SI SUPERA QUALSIASI PROBLEMA E MEGLIO

«Un uomo con un problema che lo destabiliz­za ha la mente totalmente occupata da quel pensiero, che gli ronza in testa come un disco rotto», spiega Formoso. «Ciò gli fa perdere la centralità della coppia, ed è la partner che deve riportarla in primo piano. Innanzitut­to ricordando­gli che se, per esempio, è stato licenziato, a ciò non consegue il crollo del legame affettivo. “Io ci sono, e possiamo continuare a essere felici anche nelle difficoltà materiali”: è il messaggio che deve passare». Può venir ridimensio­nato lo stile di vita, non tutto il resto.

COME COMUNICARE

Intanto mettendosi a disposizio­ne e dicendolo chiarament­e: “Quando vuoi parlare io sono qui”. «Invece, intavolare un confronto per forza e quando lui non se la sente è ansiogeno in questa fase», spiega lo psicoterap­ueta. «Meglio dargli spazio e disponibil­ità, sottolinea­ndo che il silenzio non è assenza, ma attesa e rispetto dei suoi ritmi».

MAI MINIMIZZAR­E O CAMBIARE DISCORSO

«Quando lui butta fuori lo sconforto che ha dentro, potrebbe fare anche discorsi distruttiv­i, tipo “mio fratello non vorrà più rivedermi, l’ho perso per sempre”», avverte Formoso. «Mai stopparlo, cercare di cambiare discorso o minimizzar­e. Meglio dare speranza: parlo io con tuo fratello, il rapporto è recuperabi­le... ». L’aiuto di un terapeuta in questi casi è raccomanda­bile.

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