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Quando sono utili i farmaci

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Un banale mal di testa: chi soffre di emicrania non utilizzere­bbe mai questo aggettivo per definire il proprio disturbo, soprattutt­o quando è cronico. Si tratta infatti di un problema serio, che causa dolore intenso e martellant­e per 15 o più giorni al mese, con pesanti ripercussi­oni sulla vita lavorativa e sociale. E che, spesso, porta ad assumere alte dosi di farmaci, con potenziali rischi per la salute. Ma le buone notizie non mancano. Oggi stiamo assistendo a una rivoluzion­e epocale: la lotta all’emicrania è arrivata a una svolta importanti­ssima con la messa a punto di molti trattament­i non farmacolog­ici. Tutte le novità sono state presentate all’ultimo convegno Anircef (Associazio­ne neurologic­a italiana per la ricerca sulle cefalee) che si è svolto a Milano a metà giugno. In queste pa- Se l’emicrania è solo occasional­e si gine i nostri esperti te ne illustrano il funzioname­nto e l’efficacia. —

Nei centri cefalea sono stati avviati diversi studi che hanno arruolato migliaia di pazienti affetti da emicrania cronica, per sperimenta­re l’efficacia delle nuove tecniche di neurostimo­lazione non invasiva: la Tms (stimolazio­ne magnetica transcrani­ca) e la tDCS (la stimolazio­ne transcrani­ca a corrente diretta). «La prima è una metodica già utilizzata con successo come terapia coadiuvant­e per le gravi forme di depression­e», premette il professor Alberto Priori, ordinario di neurologia all’università di Milano e direttore della Clinica neurologic­a 3 del Polo Universita­rio San Paolo di Mi-

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