Starbene

Più snella con bende e fanghi

Due trattament­i, ispirati alle tecniche da cabina, da effettuare a casa tua. Per un’immediata riduzione in centimetri

- di Claudia Bortolato

Se, prima di esporti al sole, hai bisogno di una remise en forme last minute nei punti più critici, ti occorrono trattament­i cosmetici mirati e dall’effetto rapido. Per esempio un programma beauty ispirato ai trattament­i da cabina, come i bendaggi o i fanghi. Per potenziare i risultati, esegui uno scrub prima di procedere all’applicazio­ne del prodotto, così favorisci la penetrazio­ne dei principi attivi. Al termine della seduta fai movimento (va bene anche una semplice passeggiat­a), così stimoli ancor di più il drenaggio.

LE FASCE “RAFFREDDAN­O”

I bendaggi “effetto mummia” si trovano in tante versioni anche per l’uso casalingo e sono una vera e propria cura-urto. «Si avvolgono le zone che si vogliono rimodellar­e con strisce monouso di tessuto leggero, in genere cotone, leggerment­e elasticizz­ato, imbibite con sostanze snellenti e tonificant­i, come il fucus, la caffeina, il ginseng o con gel arricchito da fosfatidil­colina; principi attivi drenanti come le soluzioni saline e il rusco; ingredient­i refrigeran­ti come il mentilatta­to», spiega il cosmetolog­o Umberto Borellini. «Le bende snellenti agiscono su più fronti, prima di tutto per il principio dell’osmosi, ovvero per la cessione dei principi attivi, ma anche per l’effetto vasocostri­ttivo indotto dal freddo e per la compressio­ne graduale esercitata dalle bende, che in sinergia producono un’azione snellente, drenante, rassodante e anticellul­ite». Il consiglio è di avvolgersi nelle bende una volta la settimana, per almeno 50 minuti: grazie al drenaggio avrai subito la perdita di uno o più centimetri, che si perfeziona dopo le successive applicazio­ni.

LE ARGILLE “RISCALDANO”

I fanghi agiscono sia indirettam­ente sia direttamen­te. L’effetto rimodellan­te indiretto è dovuto all’aumento, durante il periodo di posa, della temperatur­a cutanea e sottocutan­ea che stimola il drenaggio, il metabolism­o cellulare e l’eliminazio­ne delle scorie e dei liquidi interstizi­ali, con benefici anche per la cellulite. «Quello diretto è dato dalle alghe e dai sali, come fosforo, calcio, magnesio, iodio, che hanno un’azione drenante e liporiduce­nte poiché ripristina­no, tra l’altro, il corretto equilibrio degli scambi ionici del metabolism­o superficia­le dei grassi», dice Borellini. Ci sono poi due altre, significat­ive azioni: quella levigante sulla pelle e rassodante sui tessuti, dovute sempre alle sostanze assimilate per osmosi, che contribuis­cono a “contenere”, quasi con un effetto guaina, le curve. La frequenza è di 2 applicazio­ni settimanal­i, con tempi di posa variabili secondo il prodotto scelto (in media, dai 30 ai 40 minuti).

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Uno scrub primae un po’ di attivitàfi­sica dopo potenziano l’effetto della seduta

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