Cancella e rigenera i capillari con la fleboterapia
Questa tecnica cura i vasi sanguigni restituendo elasticità alle pareti. Così fai sparire gli inestetismi e migliori la circolazione
Elimina definitivamente vene e venuzze alle gambe, donando una nuova leggerezza a cosce e polpacci. Si chiama fleboterapia, o più dettagliatamente fleboterapia rigenerativa tridimensionale ambulatoriale (Trap). «Consiste in una serie di iniezioni, eseguite appunto ambulatorialmente, di una soluzione rigenerativa a base di sodio salicilato, che agisce restringendo e rafforzando le vene, senza chiuderle, bruciarle o asportarle chirurgicamente», spiega Carlo Tremolada, chirurgo plastico a Milano. A differenza delle altre tecniche, non prevede l’eliminazione chimica (scleroterapia tradizionale), fisica (laser) o chirurgica (flebectomie) dei vasi coinvolti nell’insufficienza venosa cronica, bensì il loro ripristino funzionale. «La soluzione iniettata funziona un po’ come un’aspirina, per dirla con parole semplici, provocando una reazione che va a guarire la vena. Agisce quindi sui vasi che per predisposizione genetica, invecchiamento, squilibri ormonali ma anche sovrappeso e stili di vita sbagliati hanno perso tono ed elasticità, sono diventati evidenti e si sono sfrangiati nei tanto antiestetici capillari», sottolinea l’esperto.
UN’AZIONE MIRATA SU TUTTA LA GAMBA Poco aggressiva e ben tollerata, la sostanza rigenerante può essere messa in circolo anche in quantità. Grazie a un apparecchio per la transilluminazione, che evidenzia ogni singola vena e ogni più piccolo capillare, il trattamento viene
eseguito con estrema precisione.
Si può procedere, a discrezione del medico, in base a uno schema che suddivide la gamba in 3 zone (mediale, posteriore e laterale) e inizia con il trattamento della caviglia, oppure partendo dai punti del polpaccio più rovinati e “sfrangiati”.
«Al contatto con la soluzione, il diametro dei vasi sanguigni si contrae, la parete si ispessisce conservando però le fibre elastiche. Le valvole all’interno ritornano così al loro funzionamento normale, con la completa sparizione della rete di venuzze blu o rosse. E proprio la guarigione, oltre a un risultato estetico, dona benessere alla gamba», interviene il chirurgo plastico. I risultati, estetici e non, si vedono già dalla prima seduta, ma in genere ne sono necessarie dalle tre alle cinque, soprattutto se ci sono sfrangiature venose piuttosto estese lungo tutto il polpaccio e la coscia.