Così impara a pedalare
Segui queste dritte per far prendere confidenza al piccolo con la bicicletta. Senza ansie, malgrado qualche inevitabile caduta
Tutti i bambini, presto o tardi, sono attratti dalla bicicletta. «Oltre che essere divertente e assicurare una sana attività all’aperto, pedalare affina anche diverse capacità motorie e, ovviamente, il senso dell’equilibrio», afferma Silvia Malaguti, responsabile delle attività didattiche della sezione milanese della Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) e autrice del libro Bimbi in bici (Ediciclo editore). Con la sua consulenza, ecco una miniguida per far imparare ai più piccoli a stare in sella.
L’ETÀ GIUSTA
3-4 anni, in genere, sono l’ideale. «Ma si può iniziare persino a 1820 mesi su un modello senza pedali: così il bimbo impara sia a usare le gambe per reggersi da fermo sia a sfruttare la velocità per stare in equilibrio sulle due ruote», spiega l’esperta.
ROTELLINE: SÌ O NO?
«Meglio di no, sono un passaggio inutile: con le rotelline il piccolo impara a pedalare come su un triciclo, ma non a stare in equilibrio. E così, una volta che vengono rimosse, tocca ricominciare tutto da capo», avverte Silvia Malaguti.
ALL’INIZIO ANCHE A SPINTA
Il movimento di partenza è noto: un piede a terra, l’altro che si appoggia sul pedale e inizia a spingere per innescare il ciclo della pedalata. Il bimbo è in difficoltà? «Si possono togliere i pedali e farlo spingere con i piedi, invitandolo a sollevarli in aria quando la bici acquista velocità, per poi riportarli a terra quando rallenta. Deve provare e riprovare fino a prendere confidenza, dopo di che si potranno rimettere i pedali e il gesto corretto non tarderà ad arrivare», assicura l’esperta.
L’USO DEI FRENI
«Le primissime volte suggerisco di affiancare il piccolo tenendo una mano appoggiata sul manubrio: non per sorreggerlo, ma perché lui possa vedere il segnale mentre guarda la strada avanti a sé. Al momento giusto lo si avvisa che si sta per levare la mano, invitandolo a frenare e contemporaneamente a poggiare a terra i piedi. Basta ripetere un po’ di volte l’esercizio», suggerisce Silvia Malaguti.
PER LA SICUREZZA
«Per i genitori è vietato farsi vedere spaventati o seguire il piccolo tenendo la bici sotto la sella. Per la sicurezza, sì al caschetto e ai pantaloni lunghi; no invece a ginocchiere, gomitiere e guantini, che in bici sono solo d’intralcio», suggerisce l’esperta.
NON È MAI TROPPO TARDI
In diverse città si tengono corsi per ragazzini e anche per adulti (info: fiab-onlus.it). «Per imparare, l’ideale è la bici da città perché le mtb hanno la complicazione dei cambi e quelle da corsa hanno ruote troppo sottili», conclude Silvia Malaguti.