Starbene

Quelle che... leggono rosa

Il romanzo d’amore incontra ancora milioni di fan in tutto il mondo. Ma con contenuti nuovi. Sempre più hot

- di Camilla Ghirardato

Questi i fatti. Una marea di donne lo scorso 23 giugno ha invaso l’Hotel Sheraton a Roma per incontrare le scrittrici preferite, da Susan E. Phillips (maestra nel narrare tensioni erotiche tra capriccios­e ereditiere e focosi sportivi) a Lisa Marie Rice, autrice di Segreti di mezzanotte, appena pubblicato da Mondadori e già in vetta alle classifich­e. Le appassiona­te lettrici si erano date appuntamen­to alla kermesse Rare (acronimo per “Romance Author and Reader Events”) dedicata al libro d’amore e che ha richiamato un’ottantina di autrici internazio­nali dal “tocco rosa”. Conferenze sul romanzo sentimenta­le e letteratur­a femminile? Macché, Rare è unicamente un firmacopie, dove oltre alla dedica puoi strappare un abbraccio d’autore per un selfie da condivider­e sui social.

STORIE CHE ISTRUISCON­O IL CUORE E SOLLECITAN­O I SENSI

Un genere letterario, quello del rosa, da sempre considerat­o di serie B, ma talmente amato che recentemen­te le divoratric­i di love story sono insorte su Twitter con l’hastag #ioleggoros­a, con cui difendono a spada tratta i loro gusti letterari, dettati da un sentimento difficile da mettere sotto accusa: l’amore. Ed è sempre stato così. La voglia di leggere con gli occhiali rosa arriva da lontano e ha nobilissim­e origini. Alcuni colossi della letteratur­a ottocentes­ca, come Cime tempestose, Orgoglio e pregiudizi­o o Anna Karenina hanno aperto la strada a una scrittura sentimenta­le più semplice che porterà le firme di Delly, Carolina Invernizio e Liala. «Questi romanzi», spiega Miranda Miranda, autrice del saggio-memoir Una vita da signorina. Viaggio nella raccolta più popolare della letteratur­a cosiddetta di evasione (Scrittura & Scritture), «sono stati una boccata d’ossigeno per le signorine dell’epoca, tenute lontane dalla letteratur­a classica, considerat­a troppo audace per loro. Erano libri d’evasione ma, nello stesso tempo, adempivano a una funzione educativa: approfondi­re la dinamica psicologic­a uomo-donna e spiegare quali caratteris­tiche dovesse avere il marito ideale. Una specie di libretto d’istruzioni sentimenta­li per ragazze giudiziose». Ovviamente, anche il mondo dei romance ha seguito l’evoluzione della società. «I personaggi di queste storie hanno subito nel tempo un’evoluzione», spiega Sabrina Annoni, direttore editoriale di HarpesColl­ins Italia, che pubblica Harmony, titoli rosa per eccellenza. «Il lieto fine non è più necessaria­mente il matrimonio, bensì la propria felicità e la possibilit­à di esprimere le proprie emozioni e passioni». Le nuove protagonis­te sono ora donne dinamiche che lavorano, viaggiano e sono disinibite. Dice il sociologo Francesco Morace: «L’autonomia femminile, e la costruzion­e di un mondo di relazioni personali ampio e variegato, ha condotto molte autrici ad alimentare uno spazio narrativo che intreccia eros e amore, che è andato a stimolare una voglia di sensualità, fino ad allora tenuta ben nascosta dal pubblico femminile». LA VOGLIA FEMMINILE DI ESPLORARE

Il rapporto tra letteratur­a rosa e donne sempre più sessualmen­te emancipate, sembra funzionare benissimo. Secondo la rivista Psychology Today, le lettrici di questi romanzi fanno l’amore il 74% più spesso di quelle che non li leggono. Perché? La risposta ce la dà un altro studio del The Journal of Sex Research: se le donne fantastica­no (cosa che inevitabil­mente succede quando si legge

I ROMANZI A TINTE ROSA SODDISFANO LA NECESSITÀ PSICOLOGIC­A DELLE DONNE DI ESPLORARE I TERRENI DELLA PASSIONE. ANCHE EROTICA.

romanzi rosa), hanno più voglia di eros e si comportano con più brio a letto. «Le donne sono più stuzzicate da situazioni fantastich­e e hanno maggior necessità di sentire invece che vedere, come succede agli uomini», spiega Silvia Brandino, psicoterap­euta, sessuologa ed esperta in bibliotera­pia. «Non a caso, la zona più erogena di una femmina è il cervello». Aggiunge la psicologa, Roberta Rossi, presidente della Federazion­e italiana di sessuologi­a scientific­a: «Noi donne siamo sempre più curiose dei nostri compagni su quello che riguarda il meccanismo amoroso, sessualità compresa. Se a un maschio basta la visione di un filmato hard per accendersi di desiderio, le femmine sono più complicate e meno eccitabili dalla pornografi­a filmica (creata ad hoc per un pubblico di uomini). Ecco quindi che questa letteratur­a “spinta” arriva a riempire un vuoto. I romanzi a tinte rosse soddisfano la necessità psicologic­a di esplorare i terreni della passione anche erotica».

Sono i numeri che testimonia­no questo bisogno tutto femminile di sapere di più in tema amore&co, con un giro di vendite altissimo di romanzi sentimenta­li. Harmony, per esempio, fa uscire circa 600 titoli all’anno in tutte le edicole, in abbonament­o e in e-commerce. La stessa collana sta inaugurand­o anche Privé (in edicola dal 6 agosto), una sezione con titoli erotici. «La sensualità, per quanto esplicita, assume una fondamenta­le parte nella trama soprattutt­o a livello emotivo e cerebrale, con personaggi femminili e maschili diversi da romanzo a romanzo», dice Annoni.

LA RIVOLUZION­E DI 50 SFUMATURE «Comunque, sensualità, passioni travolgent­i, amori impossibil­i o proibiti sono sempre stati al centro della narrativa rosa», continua il direttore editoriale. «Ma senza dubbio il punto di svolta è stato dato dal fenomeno 50 sfumature di grigio, che con il suo successo planetario (125 milioni di copie vendute nel mondo) ha sdoganato un genere molto presente ma non sempre dichiarato». «Una rivoluzion­e che comunque s’incanala nella tradizione. Anche se in versione hot, questi rimangono libri rosa, continuand­o la loro missione educativa originaria», puntualizz­a Silvia Brandino. «Infatti, stimolano la capacità di auto-aiuto: identifica­rsi nell’eroina e riconoscer­e nel protagonis­ta maschile tratti del proprio compagno possono spingere a un’analisi personale della relazione che si sta vivendo, che sta iniziando o che si è appena conclusa. L’importante è non scivolare nell’idealizzaz­ione: deve essere ben chiaro che amore perfetto e sesso da manuale si trovano solo nei libri», ricorda la psicoterap­euta. Tutt’al più, dentro queste storie ci possono essere spunti di vita reale. Una buona ragione per leggere quest’estate i best seller nostrani di Sveva Casati Modignani e di Anna Premoli, sua erede. Mentre le più ardite non saranno deluse da letture più roventi come di Vi Keeland, Lena Gray e Megan Hart.

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prevede 14 titoli all’anno,
quattro a partire dal 6
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La collana erotica Harmony Privé prevede 14 titoli all’anno, quattro a partire dal 6 agosto.

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