Starbene

Detox Liberati dal peso dei giudizi

Il timore che gli altri pensino male di te quanto ti condiziona? Ecco come capirlo e come uscire dalla trappola

- di Terenzio Traisci

Molte persone si sentono sempre infelici e scontente perché, per paura del giudizio degli altri, non compiono scelte che potrebbero migliorare la loro vita. Per esempio chiudere una relazione frustrante, lasciare un posto di lavoro insoddisfa­cente, inseguire finalmente quel sogno che volevano realizzare da anni. Ma siccome non siamo nella testa degli altri, quello che supponiamo sia un giudizio su di noi, in molti casi è solo un nostro giudizio su noi stessi. Come

uscire, quindi, da questa trappola?

GLI AUTOMATISM­I DA SMONTARE

Nella maggior parte delle paure il vero problema non è la paura in sé, ma le strategie, gli automatism­i, le reazioni che mettiamo in atto per gestirla o, peggio ancora, per sopprimerl­a, ignorarla, eliminarla. Quando parliamo di paura del giudizio, ci sono 3 meccanismi poco utili che alcuni attuano e che però possono essere scardinati.

↘Chiudersi in se stessi: purtroppo nascondere

le proprie fragilità dà ancora più forza alle nostre paure.

↘ Stare sempre sulle difensive: farlo accresce lo stato di allerta su quello che possono pensare gli altri su di noi.

↘ Essere sempre accondisce­ndenti e

disponibil­i: un atteggiame­nto che non ti fa sentire apprezzato per quello che sei ma per quello che fai, alimentand­o nel lungo periodo la tua insicurezz­a e la paura del giudizio degli altri, perché finisci per dirti: “Se fossi me stesso, nessuno mi apprezzere­bbe”.

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