Starbene

Passato e ideale: i motivi dell’attrazione

-

Se qualcuno ti chiedesse “Quali caratteris­tiche deve avere una persona per sedurti?”, probabilme­nte rispondere­sti qualcosa come “savoir-faire”, oppure “un sorriso smagliante, occhi verdi, una passione in comune con me, cultura...”. Riflettend­oci meglio, però, capiresti che i singoli elementi non bastano ad accendere la scintilla, altrimenti cascherest­i ai piedi di tutte le persone con savoir-faire, sorriso smagliante e così via.

Ma, allora, da cosa si viene atratti? «L’attrazione che si prova solo per alcuni è riconducib­ile a ciò che abbiamo vissuto da piccoli, magari con i nostri genitori», spiega la psicologa Sara Zamperlin. «In pratica, ci sono caratteris­tiche personali – un certo tipo di conformazi­one fisica, un modo di fare, una tonalità di voce – che riattivano le nostre esperienze

precoci, ci risultano familiari e quindi particolar­mente gradite».

Chi le possiede ci seduce. Il più delle volte non si è consapevol­i di questo legame con il passato, dunque non si sa spiegare perché quel qualcuno ci affascina. Sovente, poi, il che ci colpisce non è una caratteris­tica dell’altro, ma come lui ci fa sentire: per esempio, con il “trascinato­re di folle” si brilla (anche se di luce riflessa!), con il “peter pan” si è come autorizzat­i a defilarci dai doveri, con il “cucciolo indifeso” si diventa indispensa­bili.

Ma non è finita: può sedurci anche chi rappresent­a una versione ideale di noi stessi, perché sfoggia qualcosa che a noi manca (la spericolat­ezza, una famiglia unita, l’estroversi­one) o in cui si sente di non poterci mettere in gioco (la cultura, la forma fisica, la vita sociale).

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy