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I rimedi che arrivano dal mare

Utilizzano, in formulazio­ne omeopatica, i preziosi principi attivi disciolti nell’acqua o forniti dal mondo degli abissi. Scoprili con l’aiuto dei nostri esperti

- di Silvia Pigorini

Il mare è un alleato straordina­rio per la nostra salute. E non finisce mai di stupirci. Non solo aumenta le difese immunitari­e, ha un’azione antinfiamm­atoria e antibatter­ica, stimola il metabolism­o e fa bene alle vie respirator­ie e alla circolazio­ne. L’ambiente marino fornisce anche preziosi principi attivi per la preparazio­ne di alcuni tra i più potenti rimedi omeopatici. Secondo gli ultimi dati Istat sono circa 8 milioni gli italiani che, almeno 1 volta all’anno, ricorrono alle cure di questa medicina alternativ­a. «Il vantaggio è che non presenta in genere effetti indesidera­ti e non interagisc­e con altri farmaci», spiega il dottor Cesare Maffeis, medico omeopata e docente di omeopatia presso l’Università degli studi di Bergamo. L’altra particolar­ità è che agiscono su tutta la persona e non solo sul singolo problema, offrendo una serie di benefici a cascata. Ecco, nel dettaglio, per quali disturbi sono più efficaci i preparati “marini” estratti dal sale e dall’acqua di mare, dal nero di seppia e dalla medusa, dall’ambra, dalla spugna e dalle ostriche.

1 SE HAI IL FLUSSO MESTRUALE ABBONDANTE PRENDI SEPIA Circa il 30% delle donne soffre di metrorragi­a, cioè di cicli mestruali superiori alla media per quantità o durata. Prima dei 40 anni la causa è legata in genere a uno squilibrio ormonale. Dopo questa età, invece, può essere il segnale della presenza di polipi o fibromi. In entrambi i casi è importante sottoporsi a una visita ginecologi­ca e ad esami approfondi­ti per escludere patologie.

La soluzione omeopatica. Sepia è l’inchiostro che la seppia (il mollusco marino della classe dei Cefalopodi) elimina quando deve difendersi. «È il rimedio ideale per le donne che soffrono di irritabili­tà premestrua­le e di flusso abbondante con sangue spesso scuro e raggrumato», spiega

l’omeopata. «La donna che ha questi problemi tende a vedere tutto nero, è chiusa in se stessa e fa fatica a relazionar­si con il mondo. In gravidanza, la sua pelle esposta al sole presenta macchie scure o cloasma gravidico, cioè iperpigmen­tazione del volto. Mentre già verso i 40-45 anni tende a soffrire di insufficie­nza venosa».

Come si assume. Per il flusso abbondante e il cloasma prendi Sepia alla 9 CH, 5 granuli 1 volta al dì per 40-50 giorni, meglio al mattino e sempre a digiuno (circa 5 minuti prima di un pasto o un ora dopo). Per contrastar­e l’umore irritabile e la depression­e: Sepia alla 15 CH, 4-5 granuli 1 volta al dì per 30-40 giorni.

2 SE SEI INTOLLERAN­TE AI LATTICINI SCEGLI CALCAREA CARBONICA

È un problema che colpisce circa il 60% degli italiani. «Si presenta quando non si riesce a digerire del tutto o in parte il lattosio, uno zucchero naturale che si trova nel latte e nei suoi derivati», sottolinea la dottoressa Paola Minale, allergolog­a dell’Associazio­ne allergolog­i e immunologi italiani territoria­li e ospedalier­i (Aaiito). «I sintomi più frequenti sono dolore e gonfiore addominale, diarrea, nausea e vomito». Spesso sono leggeri o sottovalut­ati, oppure attribuiti ad altre cause, dato che questi prodotti sono presenti in molti preparati alimentari.

La soluzione omeopatica. Se vuoi favorire la digestione e regolarizz­are l’intestino il preparato “marino” giusto è Calcarea carbonica, carbonato di calcio prelevato dallo strato di madreperla che si trova all’interno del guscio dell’ostrica. «Chi soffre di intolleran­za al lattosio in genere è robusto, se non in sovrappeso, e dall’aspetto un po’ tarchiato», sottolinea il dottor Cesare Maffeis. «Inoltre è spesso soggetto a disturbi intestinal­i anche di altro genere, lamenta una sudorazion­e eccessiva, soprattutt­o alla testa e nella parte alta del tronco, e soffre di fragilità ossea. In particolar­e, dopo una frattura, l’osso fatica a consolidar­si».

Come si assume. Per tutti i problemi ricorri a Calcarea carbonica alla 15 CH, 5 granuli 1 volta al dì, per 30-40 giorni (o, comunque, fino alla scomparsa del disturbo).

3 SE SOFFRI DI HERPES RICORRENTI ASSUMI NATRUM MURIATICUM

Stare troppo al sole, ma anche strapazzar­si per esempio dopo un lungo viaggio, sono situazioni a rischio per vedere rifiorire sulle labbra le antiesteti­che e dolorose bollicine. Perché l’Herpes simplex di tipo 1, il virus che le provoca e che

→ comunement­e viene chiamato “febbre”, rimane latente nei gangli nervosi. E così appena le difese immunitari­e si abbassano per un qualsiasi tipo di stress ecco che si ripresenta, colpendo circa il 60% degli italiani, soprattutt­o donne.

La soluzione omeopatica Natrum muriaticum è il sale marino, ma “potentizza­to” perché contiene anche cloruro di potassio e di magnesio, calcio, alluminio e altri minerali. «Chi soffre di “febbre” in genere è una persona diffidente, che non ama il contatto fisico e soffre costanteme­nte di sensi di colpa», afferma Cesare Maffeis, medico omeopata. «Dal punto di vista alimentare predilige i cibi salati e, di conseguenz­a, ha bisogno di bere molto. I suoi disturbi sono, oltre a labbra secche con la presenza ricorrente di herpes, anche stitichezz­a con feci piccole e dure come sassolini».

Come si assume. Sia per l’herpes labiale sia per l’intestino pigro prendi Natrum muriaticum alla 30 CH, 4 o 5 granuli 1 volta al dì per 40-50 giorni.

4 SE HAI PRURITO CALMALO CON MEDUSA E AMBRA GRISEA

Dopo l’esposizion­e al sole la tua pelle non smette di prudere? Si tratta di una forma di orticaria, un disturbo che, secondo gli esperti della Società italiana di dermatolog­ia allergolog­ica profession­ale e ambientale (Sidapa), riguarda circa 300 mila italiani. Colpisce per l’interazion­e tra la cute e un agente fisico, che nei mesi estivi è il sole, provocando arrossamen­to, gonfiore e irritazion­e della cute. Un altro tipo di prurito che capita spesso in estate è quello vaginale. La frequentaz­ione di piscine e l’umidità intrappola­ta dal costume da bagno infatti aumentano le probabilit­à di venire a contatto con microrgani­smi che possono alterare la flora batterica dei genitali femminili.

Le soluzioni omeopatich­e «L’omeopatia (dal greco òmoios, “simile”, e pàthos, “malattia”) cura il simile con il simile: in pratica, per favorire la naturale capacità di autoguarig­ione dell’organismo somministr­a in dosi molto diluite sostanze, ricavate da piante, minerali ed estratti animali che producono gli stessi effetti del disturbo», chiarisce il dottor Cesare Maffeis. «Quindi, non c’è da stupirsi se il rimedio giusto contro prurito bruciante e irritazion­i con presenza anche di vescicole sia Medusa, estratto dalla specie Aurelia Aurita o Medusa Quadrifogl­io». Per quello vaginale, invece, è utile Ambra Grisea (o Ambra grigia) che si ricava utilizzand­o le secrezioni del tratto intestinal­e del capodoglio.

Come si assumono. Prendi Medusa più volte durante il giorno fino alla scomparsa del sintomo: 5 granuli alla 9 CH. Per Ambra Grisea, invece, la dose è alla 15 CH, 5 granuli 1 volta al dì fino a completa guarigione.

5 SE HAI LA TOSSE USA SPONGIA TOSTA E CORALLIUM RUBRUM

Virus e batteri purtroppo non vanno in vacanza. Anzi, d’estate l’afa e le alte temperatur­e li fanno proliferar­e. Per non parlare dei condiziona­tori che, non per colpa dell’emissione di aria fredda, ma a causa dei filtri poco puliti, rischiano di mettere in circolo questi microrgani­smi.

Le soluzioni omeopatich­e «Se la tosse è l’esito di un raffreddor­e mal curato, senza febbre né muco, il rimedio ideale è Spongia Tosta», consiglia il medico omeopata. «Si ottiene dalle spugne di mare che sono ricche di sali minerali utili per contrastar­e le malattie delle mucose e anche i disturbi della gola, come la laringite». Se invece è stizzosa e incessante i il rimedio giusto è il Corallium rubrum, cioè il corallo rosso.

Come si assumono. Si tratta di 2 rimedi che agiscono sui sintomi. Quindi, assumi entrambi alla 9 CH, 5 granuli più volte al giorno.

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