Starbene

Cetrioli sottaceto

Il nostro lab ha esaminato 12 prodotti (nessuno bio) di marche diverse. Hanno vinto quelli più belli da vedere, croccanti e con il profumo e il sapore non troppo aggressivi

- di Roberta Piazza

Poco calorici e ricchi di fibre sono uno snack light e gustoso. Ma hanno un difetto: «Forniscono troppo sale, fino a 2 g l’etto. Davvero tantissimo se pensi che ogni giorno dovresti assumerne al massimo 5 g», afferma la dottoressa Diana Scatozza. «I campioni esaminati dal lab avevano tutti più o meno gli stessi ingredient­i e non è stato facile per me stilare una classifica dei migliori: mi sono limitata a dare una nota di merito ai cetrioli con la ricetta più semplice e la minore aggiunta di additivi e cloruro di sodio, lasciando subito la parola a Giorgio Donegani».

GUARDA LE DIMENSIONI

«Per prima cosa ho valutato l’aspetto», afferma l’esperto. «I cetrioli di grandezza media sono in genere i più apprezzati, ma a contare è anche l’uniformità delle dimensioni. Nella stessa confezione non possono convivere esemplari minuscoli con altri giganti (come mi è capitato di vedere in un caso). Importante è pure la forma: deve essere tipica, cilindrica e regolare. In alcuni campioni del test

c’erano sottaceti molto incurvati, altri simili a coni e, in un vasetto, un paio addirittur­a tagliati. Quanto al colore, deve essere omogeneo non solo per ogni singolo elemento, ma anche tra gli uni e gli altri. Infine, ultima osservazio­ne sull’aspetto: i cetrioli sono tipicament­e cosparsi sulla superficie da piccole protuberan­ze e l’effetto estetico migliore si ottiene quando sono distribuit­e in modo uniforme», puntualizz­a l’esperto.

VALUTA IL GUSTO

«Sono quindi passato all’assaggio», continua il dottor Donegani. «Il difetto più comune che ho riscontrat­o è quello di un’eccessiva aggressivi­tà causata da un’acidità esagerata. Il sapore deve inve- ce essere bilanciato e lasciare percepire un po’ il gusto dell’ortaggio (come nei vincitori del test). Anche la consistenz­a poi ha il suo peso: i cetriolini non devono essere cedevoli ma giustament­e croccanti, senza risultare duri e coriacei alla masticazio­ne. Ultima osservazio­ne: non devono rilasciare in bocca una quantità eccessiva di liquido», conclude.

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