Starbene

Bambini in cerca di brividi

In libreria e al cinema è il trionfo dell’horror in versione children. Ma perché ciò che fa paura piace così tanto ai nostri figli ? Ce lo spiegano gli esperti

- di Francesca Trabella

Due goffi ragazzini si introducon­o nella villa abbandonat­a appartenut­a al loro idolo, lo scrittore R. L. Stine, autore di horror per bambini. Qui trovano un suo libro inedito chiuso con un lucchetto e lo forzano, dando così vita a creature mostruose che invadono la città, con effetti sconvolgen­ti. È l’avvio del film Piccoli brividi 2: I fantasmi di Halloween,

lanciato giorni fa con un trailer online (bit.ly/2AHt2Ae) e in arrivo in Italia il 18 ottobre. Per chi non lo sapesse, R. L. Stine esiste veramente e i 62 volumetti che formano la sua collana Piccoli brividi

(Mondadori), pubblicati a partire dal 1992, sono un cult per gli appassiona­ti del terrore dai 7-8 anni fino ai 12, tanto che sono stati tradotti in 32 lingue e hanno venduto oltre 400 milioni di copie nel mondo. È la punta di diamante del fantasmago­rico mercato dell’horror per i più piccoli: si va dai gadget come il generatore portatile di effetti sonori da pelle d’oca (dell’azienda Die Spiegelbur­g) agli adattament­i a fumetti di classici, come Dracula (Usborne), fino ai romanzi ispirati a una serie di videogame paurosi, Five Nights at Freddy’s

(Il castoro) in testa. Qualche prodotto di successo, poi, è tutto italiano, per esempio l’antologia Cinque storie per non dormire (Il battello a vapore). E, per quanto riguarda il grande schermo, è notizia di questi giorni che il regista Matteo Garrone ha iniziato i casting per la versione horror di Pinocchio.

LETTURE CHE RINFORZANO

Una moda, ma non una novità. «Quello del children’s horror è un filone sempre esistito, vedi le fiabe storiche come

Hänsel e Gretel, Barbablù, Pollicino», afferma la pedagogist­a Laura Romano. «Ovviamente, oggi i personaggi e le ambientazi­oni si sono fatti più moderni, però l’intento primario è sempre lo stesso». Appunto: perché i piccoli si appassiona­no a storie che, per definizion­e, sono progettate per turbare, disgustare e suscitare ansia, in definitiva per impaurire, se non per terrorizza­re? «Perché la paura, al pari delle altre emozioni, è iscritta nel nostro patrimonio genetico e sperimenta­rla in contesti sicuri e virtuali, come la lettura di un libro o la visione di un film, permette di scoprire, mettere a punto e allenare i suoi “antidoti”, cioè audacia, coraggio e altre abilità che servono a far fronte

a situazioni critiche reali», risponde Cinzia Ariazzi, psicologa e insegnante di scuola primaria. «Toccando con mano che la vita può essere, allo stesso tempo, spaventosa, sicura e divertente, i bimbi possono “riprogramm­are” il loro cervello, abbassando l’ansia. In poche parole, queste storie sono un modo come un altro di confrontar­si e mettersi in gioco con la paura». Non è finita qui: per Mathias Clasen, professore alla facoltà di Letteratur­a e media dell’università danese di Aarhus e autore del saggio Why horror seduces (“Perché l’horror seduce”, circa 20 € su amazon.it), «esponendos­i all’horror – cioè immergendo­si in mondi minacciosi e identifica­ndosi nei protagonis­ti posi-

tivi in pericolo – i bambini arrivano a costruire sia una maggior resistenza agli stimoli paurosi sia un senso di padronanza delle circostanz­e avverse. Ne escono “empowered”, cioè più forti e consapevol­i, e soprattutt­o piacevolme­nte scossi, elettrizza­ti. Non deve stupire il fatto che l’horror sia gratifican­te: il piacere è la ricompensa che la natura ci elargisce quando teniamo comportame­nti utili ad adattarci alle diverse situazioni». È IL MOMENTO DI LUPI E ZOMBIE

C’è horror e horror, indubbiame­nte. Quello dedicato all’infanzia non prevede storie basate sui lati oscuri della personalit­à, ma si muove nel mondo del soprannatu­rale, popolato da fantasmi, mostri, demoni, incantesim­i e maledizion­i. «Fra i più piccoli, anche dell’asilo, vanno molto i lupi», constata Anna Corbella, libraia. «Dopo anni di oblio, questi animali, protagonis­ti di tante fiabe della tradizione, sono tornati in auge per aiutare i bambini a esorcizzar­e le paure e a creare un sano senso di diffidenza verso l’estraneo». È il momento, perciò, della collana di volumi interattiv­i come Lupo lupo dove sei? (AbraCadabr­a), con tasche in cui il lettore infila la mano per toccare la pelliccia, le zampe, gli artigli, la lingua e il naso della belva. Fra i più grandicell­i, invece, spopolano gli zombie. Secondo il professor Clasen, affascinan­o perché doppiament­e minacciosi: si nutrono delle prede vive e contagiano gli umani trasforman­doli in altri zombie. A mitigare la loro mostruosit­à interviene l’umorismo, che con il chidren’s horror va spesso a braccetto e crea un sottogener­e molto apprezzato dai bambini: pensiamo per esempio alla mitica Famiglia Addams, di cui in America stanno girando un remake che uscirà nell’autunno del 2019, oppure ai fumetti di Max Brallier (pubblicati in Italia da Il castoro) che in copertina strillano “Da morire dal ridere”.

IL FASCINO DEI MOSTRI “UMANI”

Altra declinazio­ne contempora­nea e di successo è quella che vede l’horror come gancio per veicolare contenuti importanti, per esempio il superament­o dei pregiudizi e l’accettazio­ne del diverso. È il caso della saga tedesca di Vampiretto (Giunti junior), recentemen­te diventata un film di animazione, e dei libri di Mortina (Mondadori), tenera bambina zombie nata dall’illustratr­ice fiorentina Barbara Cantini. Che cosa li porta nelle top ten di vendita? «Il fatto che offrano parecchi spunti di riflession­e e di identifica­zione», conclude l’esperta. «I protagonis­ti incutono paura e la provano, esattament­e come ogni essere umano. Ma soprattutt­o si impegnano per superare la solitudine a cui la loro natura mostruosa li costringe e non importa se, per riuscirci, vanno contro tutti». Come dire: l’autonomia (e il rispetto) sono duri da conquistar­e.

CON LE STORIE SPAVENTOSE I PICCOLI ALLENANO IL CORAGGIO.

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1 I TITOLI PIÙ GETTONATI1. Una bambina zombie è la protagonis­ta di Mortina. 2. Tutti contro i mostri nei fumettiGli ultimi ragazzi sulla terra. 3. Storia di un’amicizia per la pelle in Vampiretto.
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Dal 18 ottobre al cinema,il film Piccoli brividi 2: I fantasmi di Halloweenr­acconterà le avventure tratte dal best sellers di R.L. Stine.
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Morticia, Gomez, Mercoledì e Zio Fester ritorneran­no sul grande schermo per il remake de La famiglia Addamsdire­tto da Conrad Vernon e Greg Tiernan. Appuntamen­to l’11 ottobre 2019.
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