Tre consigli per combattere i sogni opprimenti
La psicoterapeuta Claudia Romani suggerisce tre esercizi contro l’angoscia notturna. Eccoli.
Individua le cause della tua ansia.
Per farlo, durante il giorno scrivi su un bigliettino che terrai sempre con te ogni pensiero ansiogeno che ti assale. È un trucco per alleggerirsi perché si “delegano” all’esterno incombenze e preoccupazioni. Nell’arco della giornata, poi, rileggi più volte lo scritto: la tua mente avrà modo di organizzarsi e sarà più facile trovare le soluzioni a ciò che ti preoccupa. Prima di andare a dormire, butta il bigliettino: non avrai più la sensazione di dover cercare rimedi per le questioni irrisolte che turbano il tuo sonno.
Osserva i tuoi incubi.
Se ti svegli nel cuore della notte in preda a brutti sogni, non allarmarti ma guardali con attenzione. Si presentano sotto forma d’immagini inquietanti o come frasi minacciose? Una volta visualizzati, immagina che sul comodino ci sia un’ampolla di vetro con un tappo di sughero. Ecco, convinciti di estrarre queste visioni terrificanti dalla tua mente e d’infilarle, a una a una, nell’ampolla, prendendo consapevolezza del fatto che sono solo frutto della tua immaginazione. Poi, sempre con la fantasia, chiudi il contenitore con il tappo di sughero: avvertirai subito una sensazione di lontananza emotiva da quel turbamento. A vantaggio del tuo sonno.
Veleggia nel mare delle tue paure.
Ti risvegli di colpo perché hai sognato che non riesci più a camminare, l’auto sbanda, tuo figlio si è perso ecc.? Il problema è che hai paura di perdere il controllo della tua vita. Per sconfiggere quest’angoscia, immagina di stare su una barca a vela nel mezzo di un temporale: è la tempesta di ansie e preoccupazioni che è dentro di te. È vero, sei in balia del mare ma puoi ancora metterti in salvo: quindi, issa le vele, prendi con decisione il timone e inizia a navigare. Una volta ripreso il controllo, nota all’orizzonte una piccola isoletta dove il cielo inizia a schiarirsi: punta con la prua l’isola e dirigiti lì con convinzione. Lasciati cullare dal dondolio del mare che fa riaddormentare sereni prima di arrivare all’isola.