Starbene

1 Artiglio del diavolo

UN TOCCASANA PER I DISTURBI ARTICOLARI

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↘ Come agisce Le radici tuberiform­i di questa pianta rampicante, che cresce in Africa Meridional­e, contengono alte percentual­i di principi attivi dalle notevoli proprietà antidolori­fiche, antinfiamm­atorie e antireumat­iche. «In particolar­e fitosterol­i, composti vegetali con un’azione antinfiamm­atoria simile al cortisone, e arpagoside, un composto derivato dal glucosio che ha dimostrato di contrastar­e la formazione di alcuni mediatori dell’infiammazi­one (prostaglan­dine e ossido nitrico), responsabi­li di dolore e gonfiore», sottolinea l’esperto.

↘ Quando usarlo L’artiglio del diavolo si è dimostrato un vero toccasana per attenuare vari disturbi del sistema osteoartic­olare, come mal di schiena (sciatalgie, in particolar­e), dolori alla cervicale (mal di testa incluso), torcicollo e altri dolori muscolari, tendiniti, osteoartri­ti (come la periartrit­e), artrite reumatoide.

↘ Quando è sconsiglia­to

L’artiglio del diavolo ha un effetto ipoglicemi­zzante, per cui andrebbe dosato con attenzione se già si usano farmaci antidiabet­ici. Inoltre è controindi­cato a chi assume anticoagul­anti e ipotensivi. Non va preso, infine, in caso di gastrite e ulcera duodenale. COME SI ASSUME

Lo puoi utilizzare sotto forma di pomata o gel da applicare localmente, almeno 2 volte al giorno, sulla parte che duole; ma anche per bocca, in capsule o compresse di estratto secco (2-3 al giorno, a stomaco pieno) o come tintura madre (30 gocce in 2 dita d’acqua, un paio di volte al giorno, a stomaco pieno), fino a scomparsa dei sintomi e comunque per cicli di 2 mesi al massimo, alternati da un mese di sospension­e, perché l’uso continuo del rimedio può dare assuefazio­ne, con conseguent­e perdita d’efficacia del trattament­o.

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