Starbene

Ma quanti tipi di zucchero!

Sugli scaffali continuano a comparire nuovi prodotti: di colori, sapori e consistenz­e diverse. Tutti da scoprire. E imparare a usare con l’aiuto dei nostri esperti

- di Francesca Soccorsi

Di cocco, palma, riso. Raffinato, grezzo, integrale. In versione solida o liquida. In cristalli, polvere o panetti. A velo o in granella. Oggi puoi scegliere tra decine di tipi diversi di zucchero. Alcuni nuovissimi. «Dal punto di vista nutriziona­le ci sono quelli che forniscono solo energia pronta all’uso e quelli che contengono anche carboidrat­i complessi, un pizzico di proteine e grassi e, soprattutt­o, sali minerali e vitamine», afferma il tecnologo alimentare Giorgio Donegani. «Altre differenze riguardano il sapore. Secondo la materia prima utilizzata e il metodo di produzione più o meno “spinto”, possono essere solo dolci o avere note di caramello, liquirizia, barbabieto­la».

IL MIGLIORE PER...

«Il semolato bianco in grana grossa è ottimo per le ricette, come quelle dei biscotti, nelle quali gli zuccheri non devono sciogliers­i istantanea­mente nei liquidi. Quello in grana media (il più usato in casa) è ok per dolcificar­e le bevande calde, l’ultrafine va bene per i dolci al cucchiaio, le creme e la pasta frolla. Quello a velo è ideale per le glasse, le meringhe, gli impasti che devono risultare particolar­mente soffici e per la decorazion­e delle torte. Anche la varietà in granella è utilizzata per guarnire, basti pensare ad alcuni dolci tipici, come la colomba pasquale, la pasta choux caramellat­a e i biscotti Novarini, da mangiare all’ora del tè», dice la foodblogge­r Cristina Saglietti, di recente selezionat­a tra i 50 influencer più rilevanti al mondo nel campo Food e Lifestyle. «Lo zucchero fondente, che si ottiene aggiungend­o acqua e zucchero invertito alla varietà semolata (vedi box) va invece bene per decorare le torte monumental­i, ovvero quelle tipiche dei matrimoni, che vengono realizzate dai cake designers. Infine, lo zucchero di canna Muscovado, sia grezzo sia integrale, è indicato per i prodotti da forno come i brownies e i biscotti al burro: i suoi cristalli umidi e dalle note caramellat­e conferisco­no la caratteris­tica consistenz­a “chewy” (morbida e un po’ gommosa) a questi dolci».

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