Piedi indolenziti? Aiutali a stare meglio
Se cammini male, per colpa delle scarpe, provochi tensioni e rigidità anche a ginocchia e bacino e affatichi la circolazione. Ecco gli esercizi giusti per resettare la postura
Comode? Se sì meglio ma, soprattutto, devono slanciare la gamba, snellire il piede, essere eleganti e adatte al look. È questo che pensi delle scarpe? Probabilmente sì. «Quando le scegliamo ci preoccupiamo poco che il piede possa muoversi liberamente e le dita abbiano spazio e che sia assicurato il ritorno linfatico e venoso», dice Edoardo Gustini, fisioterapista e posturologo a Trieste. «Non ci assicuriamo neppure che alla caviglia sia garantita la giusta flessibilità, senza blocchi; che la tomaia sia morbida e traspirante e la suola permetta passi sicuri». Per non parlare della forma. «Dovrebbe rispettare la fisiologia del piede, quindi con la parte anteriore
più larga di quella posteriore». Non ci pensiamo ed è per questo che nascono i problemi.
PROTEGGI I TUOI “ORGANI DI SENSO” «Se cammini e appoggi male, infatti, crei scompensi a livello posturale, provocando tensioni e rigidità a ginocchia, bacino e schiena», continua il fisioterapista. «Inoltre, il piede è un organo di senso: bloccarlo in calzature inadatte significa utilizzare un filtro che distorce la realtà, come se ci bendassimo». Così finiamo per muoverci in modo poco naturale e coordinato. Questo non significa che devi bandire tacchi alti e punte affusolate ma, per prima cosa, evitare di indossarli a lungo. Poi
la sera, anche tutti i giorni, dedicati al nostro feet training, soprattutto se senti i piedi un po’ indolenziti. Sono esercizi, studiati dal nostro esperto, che restituiscono la giusta sensorialità. «Flessioni ed estensioni, così come prese con le dita servono per stimolare e mantenere la mobilità articolare, rilassano le tensioni muscolari e rivitalizzano il flusso linfatico e sanguigno», spiega Gustini. Sono selezionati per intervenire sui problemi più frequenti, ma per un benessere duraturo puoi ripeterli tutti. Se poi vuoi completare “la terapia”, prima concediti un pediluvio di una decina di minuti in acqua tiepida, con sale, aloe o amido di riso e un massaggio, insistendo sulla zona contratta.