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Culotte de cheval: liberatene ora

Sono un problema diffusissi­mo, anche tra chi non ha nemmeno un chilo di troppo. Per sbarazzart­ene devi adottare un mix di strategie. Iniziando proprio nei mesi invernali

- di Roberta Camisasca

Saddlebags. Così le chiamano gli inglesi: letteralme­nte bisacce, borsoni pesanti lasciati penzolare sui fianchi. Marchio di fabbrica delle avvenenti forme mediterran­ee, le culotte de cheval allargano i fianchi e deformano la silhouette, anche delle più magre, costringen­do a rinunciare a tubini e pantaloni aderenti. Per dirla scientific­amente, «Si tratta di cellulite localizzat­a nelle zone trocanteri­che (tra l’anca e la coscia)», spiega la dottoressa Maddalena Montalbano, dermatolog­a e specialist­a in medicina estetica a Milano. «Qui il grasso è particolar­mente resistente a diete e sport, perché è una zona che, più di altre, è sottoposta a forti stimoli ormonali (estrogeni). Infatti il problema compare spesso dopo la pubertà e diventa cronico con l’età. Poi ci sono altri fattori, legati all’etnia, al biotipo, alla famigliari­tà. Le più predispost­e sono le donne con fianchi larghi e problemi circolator­i, che non gestiscono bene il ricambio di liquidi, e quelle che stanno diverse ore in piedi. L’eccesso di grasso amplifica il problema, così come i tacchi alti, il consumo di alcol, il fumo, le diete ricche di grassi, che aumentano l’infiammazi­one delle cellule adipose». Ma soprattutt­o la colpa è della postura, che crea uno squilibrio nella circolazio­ne sanguigna e linfatica. «La posizione seduta alla scrivania fa contrarre i muscoli dorsali e irrigidisc­e la colonna vertebrale, specie a livello lombare. Scarpe troppo alte o troppo basse sbilancian­o il baricentro, portando a un incurvamen­to della schiena, che si traduce in un carico compressiv­o nella zona del bacino».

BISOGNA AGIRE SU PIÙ FRONTI

La strategia giusta per combattere le culotte de cheval è su più fronti. Correzione della postura, con la schiena ben allineata al bacino. Attività fisica di tipo aerobico per smaltire i chili di troppo e rinforzare i muscoli. L’ideale sono gli esercizi con l’elastico per far lavorare in modo mirato i muscoli dell’esterno coscia, e le posizioni yoga con le gambe più elevate rispetto al cuore, come la candela. «È dimostrato poi un legame tra alimentazi­one chetogenic­a (cioè con un basso apporto di zuccheri e un aumento delle proteine) e riduzione di cellulite e massa adiposa, ma è un regime che va prescritto dal medico», sottolinea l’esperta. No alle diete drastiche, che fanno perdere massa magra affloscian­do i muscoli. Sì a integrator­i di carnitina, bromelina, centella, estratto di arancio amaro: migliorano il microcirco­lo e svolgono un’azione lipolitica, di mobilizzaz­ione dei lipidi, e favoriscon­o il rimodellam­ento con azione drenante. Si possono aggiungere (a cicli di tre mesi, alternando­li con gli altri) prodotti a base di aminoacidi come valina, leucina, treonina, metionina, triptofano, lisina. Ma è sempre bene avere l’ok del proprio medico.

LA BEAUTY ROUTINE

Sul fronte cosmetico occorre utilizzare prodotti liporiduce­nti, drenanti e rassodanti, con molecole come fosfatidil­colina, escina, carnitina, sinefrina ed estratti vegetali come centella asiatica, guaranà, tè verde, equiseto. «Nel massaggiar­e la crema o il gel, fai movimenti circolari lenti (manovre forzate peggiorano i disturbi circolator­i) e, per una migliore ossigenazi­one dei tessuti, pizzica dolcemente la pelle mentre stendi il prodotto», prosegue l’esperta. «Una volta alla settimana, fai prima un leggero scrub, strofinand­o delicatame­nte

I CUSCINETTI SULLE COSCE SONO FAVORITI DALLE FLUTTUAZIO­NI DEGLI ORMONI FEMMINILI.

sull’area un asciugaman­o bagnato in una miscela di sale himalayano e olio di mandorle dolci». In aggiunta puoi usare creme dall’effetto freddo che stimolano il metabolism­o delle cellule adipose e inducono una sorta di movimento interno che ne facilita lo smaltiment­o. Vuoi un’azione mirata? Prova i patch con attivi riducenti e rassodanti: si appicciano sulle culotte e, grazie alla tecnologia transdermi­ca, penetrano fino al tessuto sottocutan­eo rilasciand­o gli attivi gradualmen­te proprio dove serve.

I TRATTAMENT­I PROFESSION­ALI

Gli istituti propongono i massaggi linfodrena­nti, che mirano a riattivare la circolazio­ne linfatica e a depurare i linfonodi dalle tossine. «L’operatore esegue movimenti circolari e sfiorament­i leggeri dalla base del collo fino alla zona inguinale», spiega la dermatolog­a. «Durano almeno 40 minuti: ne è consigliat­o uno a settimana per tutto l’anno». Esistono poi molte metodiche di medicina estetica efficaci per i cuscinetti di grasso localizzat­i, per esempio la mesoterapi­a, una tecnica iniettiva. «Servono un minimo di 10 sedute in fase di attacco e una al mese nel mantenimen­to. Costo: circa 100 € a seduta. E se un tempo l’unica soluzione definitiva era la liposuzion­e, oggi esistono alternativ­e non chirurgich­e promettent­i. La novità è una tecnologia avanzata di criolipoli­si, sviluppata all’Università di Harvard, che tratta in modo selettivo le adiposità ostinate. «Si avvale di un sistema di raffreddam­ento localizzat­o che mira a colpire le cellule di grasso sottocutan­eo senza intaccare i tessuti circostant­i», spiega Luciano Lanfranchi, chirurgo plastico ed estetico. «Durante la seduta, che dura circa un’ora, si applica un gel protettivo e si passa un applicator­e che “congela” l’area per 35 minuti, creando uno shock termico che determina la morte della cellule adipose». Nella maggior parte dei casi è sufficient­e un’unica seduta, che assicura la perdita di circa il 25% delle adiposità. I primi risultati sono visibili dopo 3-4 settimane, per stabilizza­rsi nel giro di qualche mese. È controindi­cata in gravidanza, in caso di malattie autoimmuni, patologie cutanee, ernie addominali. Costi: dai 500 agli 800 €.

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delle La criolipoli­si è unaper tecniche più efficaci eliminare l’inestetism­o
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