AL PRONTO SOCCORSO NUMERI AL POSTO DEI COLORI
Pronto soccorso, si cambia. Addio ai 4 codici di accesso colorati, dal rosso al bianco. Arrivano i numeri, dall’1, il più grave, fino al 5. Con l’obiettivo di rispettare precisi tempi massimi di attesa: accesso immediato per le emergenze, poi 15, 60, 120 e non oltre 240 minuti per i 4 livelli successivi. Così è previsto nella bozza più recente delle linee guida del Ministero della salute. «Passare da 4 a 5 categorie permette di stratificare meglio i casi e il loro grado di rischio. In sostanza si spacchetta in due il codice verde, che oggi cattura il 70% degli accessi e contiene casistiche davvero diverse, da quelle leggere fino a un 8-9% che necessita del ricovero», spiega il dottor Beniamino Susi, responsabile nazionale della formazione Simeu (Società italiana della medicina di emergenza-urgenza). La riforma prevede anche la diffusione del cosiddetto “See and treat”, il sistema già sperimentato in Toscana, con cui gli infermieri dotati di una formazione specifica possono iniziare le cure prima della visita medica, su molte patologie minori (come contusioni e abrasioni). Quando scatterà la rivoluzione? Tutto procede a macchia di leopardo. Prima di finire in Gazzetta Ufficiale, queste novità attendono l’ok della Conferenza Stato-Regioni. Ma la Toscana è già partita dal 1° gennaio 2018, il Lazio inizierà dal 1° gennaio 2019. Mentre in Lombardia dal 13 novembre è pronto l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. «Ci vorrà tempo, di sicuro non basterà l’intero 2019 per adeguare tutta l’Italia. E soprattutto, senza investimenti in nuove assunzioni e sale visita, sarà impossibile rispettare i tempi di attesa», conclude Beniamino Susi.