Editoriale
“Ti prende come un senso di vergogna, come se quello che ti è successo fosse colpa tua. Giravo con un maglione sotto la camicia, perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano. Poi ho deciso di raccontare la mia storia e metterla nel libro”. Con queste parole Gianluca Vialli, ex calciatore dal gol facile e dai modi da gentleman, in un’intervista al Corriere della Sera, la prima rilasciata per parlare di
Goals 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili
(Mondadori), ha rivelato di essere in lotta contro un tumore. Ha subito un intervento, poi otto mesi di chemio e sei settimane di radioterapia. Una partita purtroppo in corso. “Non ho ancora la certezza di come finirà”, ha detto il campione. La sua storia è diventata, così, la 99esima di un volume pensato e scritto da coach, cioè per aiutare i lettori a trovare la loro strada nella vita. Come? Attraverso mantra, frasi motivazionali e, soprattutto, il racconto delle esperienze di grandi sportivi. Non ho letto il libro, lo aggiungo a quelli da tenere sul comodino, ma già l’intervista del Corriere è una fonte di preziose lezioni. Lezione numero 1: siamo il prodotto dei nostri pensieri (ed è proprio ciò di cui parliamo anche a pagina 74, dove spieghiamo che talvolta siamo noi a gonfiare lo stress, ad alimentarlo, con un atteggiamento disfattista e arrendevole). Lezione numero 2: l’importante non è vincere, è pensare in modo vincente. Dovremmo ricordarlo ogni giorno ai nostri figli. Anche perché se pensi in modo vincente, prima o poi i risultati (meritati) arriveranno. Lezione numero 3: non mollare, perché se molli una volta diventa un’abitudine. Quanto è vero! Lo abbiamo sperimentato tutti, basta cedere una volta per farsi incantare dalle sirene della pigrizia (fisica o mentale che sia). E uscire dalla trappola diventa difficile. Grazie a Vialli per questi consigli e, soprattutto, un grande in bocca al lupo!