Starbene

A tu per tu con Sara Gilardi, nutrizioni­sta

- di Alessandro Pellizzari

Per parlare con la dott.ssa Sara Gilardi chiama lo 02-70300159 il 21 ottobre dalle 16 alle 17

Per lavoro, la nostra nutrizioni­sta si divide fra Piemonte e Toscana, dove insegna a grandi e piccini a mangiare bene e a muoversi il più possibile.

E lei è la prima a dare il buon esempio: fa la spesa rigorosame­nte nei mercati locali e, appena può, inforca la sua bici «Ho iniziato la mia carriera collaboran­do con ginecologi e diabetolog­i in ospedale: è allora che ho capito quanto fosse importante l’educazione alimentare e come i nostri errori a tavola si ripercuoto­no anche sugli esami del sangue», racconta Sara Gilardi, biologa nutrizioni­sta a Livorno, Torino e Volterra.

A proposito di educazione, siamo migliorati o peggiorati? Migliorati direi. Per esempio abbiamo imparato che la colazione è un pasto importante (bisogna insistere ancora un po’ con i ragazzi) e la “moda” delle intolleran­ze per spiegare ogni problema col cibo è in calo. Le persone hanno capito che ingrassare è il frutto di sbagli che non possiamo addebitare sempre a certi alimenti.

Gli errori più frequenti?

Per gli uomini sono le combinazio­ni dei cibi e i “fuoripasto”: un classico è mescolare più secondi piatti o aggiungere il formaggio a fine cena. Le donne spesso demonizzan­o certi cibi: escludono pane e pasta ma poi sono capaci di mangiarsi due etti di mozzarella convinte che sia dietetica.

Tutti vogliono solo dimagrire? Prima dei trent’anni la richiesta è prevalente­mente estetica. Dopo, tanti si preoccupan­o della propria salute e sono molti di più che in passato.

Lei come resta in forma? Vado molto in bici e scelgo cibi di qualità, a chilometro zero.

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