«Cambiare il futuro si può. A tavola»
Sabrina Giannini non usa mezzi termini per parlare degli inganni dell’industria alimentare. Lo fa forte della sua esperienza, prima a Report (di cui è stata una delle fondatrici) e poi a Indovina chi viene a cena, la trasmissione di Rai 3 sull’impatto dei sistemi alimentari sull’ambiente e sulla salute degli uomini e degli animali (puoi vedere tutte le puntate andate in onda dal 2016 a oggi su raiplay.it/programmi/ indovinachivieneacena/).
Il suo libro è un j’accuse contro multinazionali, politici, esperti prezzolati, ma è anche un invito a continuare a combattere. «Quando leggo sulle confezioni di alcuni prodotti in vendita al supermercato “allevato nel rispetto del benessere animale”, “con farina integrale”, “senza olio di palma” rievoco le battaglie vinte nei miei 23 anni di inchieste. Ma la guerra non è terminata. Come andrà a finire dipenderà dalle scelte dei consumatori. Siamo noi che abbiamo il potere di avviare una vera rivoluzione decidendo cosa mettere nel carrello».
Quali sono dunque i cibi da prediligere?
«Quelli biologici o, meglio, biodinamici, che sono sottoposti ad ancora maggiori controlli. Tutti vengono ottenuti senza ricorrere alla chimica, con vantaggi per l’ambiente e per la nostra salute. Un recente studio francese ha infatti dimostrato che chi mangia sempre alimenti bio si ammala meno di cancro rispetto a chi li consuma saltuariamente. Vanno poi preferiti i prodotti di stagione, coltivati in campo aperto e non nelle serre dove, a causa dell’elevata umidità, si fa un esagerato uso di antifungini. Infine, sì ai cibi locali. Quelli che vengono da molto lontano (ananas,
banane, caffè) spesso sono trattati con fitormoni, che ne ritardano la maturazione, o con conservanti, per evitare la formazione di muffe».
Ma nel libro parla anche di farsa del made in Italy...
«Perché frequentemente è una semplice operazione di marketing, che non fa emergere le differenze tra chi lavora bene e chi no. Una cosa è certa: per non farci ingannare dobbiamo informarci».