Starbene

A tu per tu con Matteo Trimarchi, chirurgo otorino

- di Alessandro Pellizzari

Il nostro esperto, docente di otorinolar­ingoiatria, ha fatto un intervento guidando un robot che si trovava all’ospedale San Raffaele di Milano, a 11 chilometri da lui. Sì, perché la nuova tecnologia di telefonia mobile apre prospettiv­e importanti anche per la salute

«Tutto ha avuto inizio il quinto anno di medicina,

quando ho passato 6 mesi a Londra a imparare la chirurgia del naso, una branca dell’otorinolar­ingoiatria affascinan­te», spiega così la scelta della specializz­azione Matteo Trimarchi, professore associato all’Università Vita Salute dell’ospedale San Raffaele di Milano. Di lui si è parlato molto a inizio ottobre, quando è stato il protagonis­ta della prima operazione a distanza grazie al 5G.

Come è avvenuto l’intervento?

Indossando un visore in 3D, tramite la rete 5G, molto più veloce e con

Per parlare con il prof. Matteo Trimarchi

chiama lo 02-70300159 il 15 novembre dalle 11 alle 12

una qualità di connession­e migliore di quelle attuali, ricevevo in tempo reale dall’ospedale la visione dell’area di intervento. Guidando le pinze e il laser di un robot ho tolto un polipo su una corda vocale di una laringe artificial­e. Era come essere in sala operatoria, pur essendo a circa 11 chilometri di distanza.

Quali sono le patologie più diffuse oggi nel suo campo?

Le rinosinusi­ti, in aumento per colpa dell’inquinamen­to e delle allergie, l’ipertrofia dei turbinati, le deviazioni del setto nasale, ma anche il russamento, risolvibil­e con la chirurgia.

La sua più grande soddisfazi­one?

Me le dà la chirurgia oncologica. Sono pazienti che devono sopportare anche 8 ore di intervento e tanti controlli, una “suspence” che dura anche per anni. Che bello quando posso dire finalmente “lei è guarito!”.

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