A tu per tu con Matteo Trimarchi, chirurgo otorino
Il nostro esperto, docente di otorinolaringoiatria, ha fatto un intervento guidando un robot che si trovava all’ospedale San Raffaele di Milano, a 11 chilometri da lui. Sì, perché la nuova tecnologia di telefonia mobile apre prospettive importanti anche per la salute
«Tutto ha avuto inizio il quinto anno di medicina,
quando ho passato 6 mesi a Londra a imparare la chirurgia del naso, una branca dell’otorinolaringoiatria affascinante», spiega così la scelta della specializzazione Matteo Trimarchi, professore associato all’Università Vita Salute dell’ospedale San Raffaele di Milano. Di lui si è parlato molto a inizio ottobre, quando è stato il protagonista della prima operazione a distanza grazie al 5G.
Come è avvenuto l’intervento?
Indossando un visore in 3D, tramite la rete 5G, molto più veloce e con
Per parlare con il prof. Matteo Trimarchi
chiama lo 02-70300159 il 15 novembre dalle 11 alle 12
una qualità di connessione migliore di quelle attuali, ricevevo in tempo reale dall’ospedale la visione dell’area di intervento. Guidando le pinze e il laser di un robot ho tolto un polipo su una corda vocale di una laringe artificiale. Era come essere in sala operatoria, pur essendo a circa 11 chilometri di distanza.
Quali sono le patologie più diffuse oggi nel suo campo?
Le rinosinusiti, in aumento per colpa dell’inquinamento e delle allergie, l’ipertrofia dei turbinati, le deviazioni del setto nasale, ma anche il russamento, risolvibile con la chirurgia.
La sua più grande soddisfazione?
Me le dà la chirurgia oncologica. Sono pazienti che devono sopportare anche 8 ore di intervento e tanti controlli, una “suspence” che dura anche per anni. Che bello quando posso dire finalmente “lei è guarito!”.