Starbene

Abbracciam­i così ti passa l’ansia

- Di Simona Santoni

Un grande coniglio di stoffa con la scritta “Specialist­a in abbracci” accoglie i clienti invitandol­i ad affondare mani e corpo nella sua morbidezza. Succede a Milano, in via Turati, da Biancolatt­e Hugs, il primo negozio di peluche per grandi e piccoli che si ispira alla Hug Therapy, la terapia degli abbracci. Qui, a disposizio­ne di chi vuole scaricare ansia e stress stringendo un peluche, ci sono giraffe, orsi, leoni... «I primi studi su questa terapia risalgono agli anni ’50 e vennero effettuati osservando i macachi», spiega lo psicoterap­euta Roberto Cavaliere. «L’abbraccio, del resto, è la prima forma di affettivit­à, parla più di mille parole. È universale, ha effetti benefici a livello psicologic­o e fisico a ogni età, sia per chi lo riceve sia per chi lo dà». Risveglia qualcosa di ancestrale. «Il primo che riceviamo, a livello metaforico, è quello prenatale, quando siamo avvolti dal liquido amniotico. Alla nascita c’è poi una separazion­e violenta: il bambino urla e si calma solo quando la mamma lo prende in braccio». Ma la Hug Therapy funziona anche quando stringiamo oggetti inanimati come un peluche? Secondo un recente studio dell’Università di Amsterdam, pare di sì, sebbene il contatto fisico tra due persone abbia effetti molto più potenti. «L’abbraccio tra essere umani libera l’ossitocina, ormone che rilassa e abbassa il livello di cortisolo legato allo stress», spiega l’esperto. Per questo la terapia degli abbracci, quella vera, può essere un trattament­o di supporto per chi soffre di attacchi di ansia o panico o per le coppie in crisi. «Ma attenzione, non è per tutti: alcune personalit­à particolar­i, come psicotici o schizofren­ici, potrebbero avere reazioni negative», avverte lo psicoterap­euta.

È a Milano e si chiama Biancolatt­e Hugs (nella foto) il primo shop italiano ispirato alla Hug Therapy, la terapia dell’abbraccio.

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