Il pollaio sociale
Gallina vecchia fa buon brodo ma gallina giovane e felice fa buone uova. Ne sono convinti nel bolognese (a Toscanella di Dozza Imolese), dove la cooperativa sociale Seacoop ha dato vita al Pollaio Sociale. Le galline sono tenute da regine: hanno a disposizione circa 300 mq di terreno con erba per razzolare in libertà e cibarsi autonomamente. L’alimentazione è integrata con mangime bilanciato e verdure fresche prodotte negli orti circostanti. C’è pure un’altalena per farle divertire. A prendersi cura di loro sono una trentina di ragazzi con disabilità cognitive. Tutte le mattine puliscono il pollaio, danno da mangiare ai pennuti, raccolgono e puliscono le uova con una spazzolina per etichettarle e datarle. «Facciamo in modo che sia un’attività che possa coinvolgere tutti in base alle proprie capacità», spiegano gli educatori. «A loro serve mettersi in gioco, sperimentare ciò che possono fare. Un aiuto concreto sotto forma di pet-therapy». Chiunque può contribuire a questo progetto di inclusione adottando una gallina. Bastano 95 € all’anno per avere circa 250 uova, suddivise settimanalmente, da ritirare in loco. Il pollaio sociale, inoltre, è un’idea in espansione: un progetto che viene proposto ad associazioni, enti no profit cooperative e scuole. Una sorta di franchising della sostenibilità. Per info: pollaiosociale@seacoop.coop