Starbene

La merenda va rivista così

Secondo una recente indagine più della metà dei nostri bambini mangia cibi inadeguati e troppo calorici nei break di metà mattina e pomeriggio. Ecco gli errori da evitare e dove trovare idee per soluzioni sane e gustose

- di Benedetta Sangirardi Prof. Giuseppe Morino Responsabi­le Unità operativa Educazione alimentare, Ospedale Bambino Gesù di Roma

Che cosa gli metto in cartella, dolce o salato? E quando esce da scuola prima delle attività pomeridian­e, cosa gli do da mangiare?

Domande quotidiane di mamme e papà. La risposta però, non è sempre quella giusta. Perché per il 54% dei bambini italiani la merenda è inadeguata e troppo calorica. Emerge dall’ultima indagine Okkio alla salute presentata dalla Coldiretti, che ha lanciato il progetto “Educazione alla Campagna Amica” per coinvolger­e sul tema alimentazi­one sana gli alunni delle scuole elementari e medie in tutta Italia, con lezioni nei laboratori del gusto organizzat­i nelle aziende agricole e in classe. Ma c’è un altro dato altrettant­o negativo: il 3,4% di bambini e ragazzini salta del tutto, compiendo un grave errore, lo spuntino di metà mattino. Il parere degli esperti è unanime: la merenda è un pasto estremamen­te importante, perché evita di attingere alle energie di riserva, riducendo i cali glicemici e migliorand­o il metabolism­o. «Non va mai saltata, per evitare di arrivare troppo affamati ai pasti. E per una corretta alimentazi­one, è importante che sia diversa ogni giorno (soprattutt­o in età pediatrica), dando sempre spazio alla frutta. La varietà favorisce la crescita e tiene alla larga il sovrappeso e le patologie correlate», conferma il professor Giuseppe Morino, responsabi­le dell’Unità operativa educazione alimentare Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che insieme all’Unione italiana food ha appena lanciato la campagna di informazio­ne Facciamo Merenda, con tanto di manifesto-guida consultabi­le online (merendinei­taliane.it).

La frutta fresca è l’alimento principe di qualsiasi merenda sana.

Qui genitori ed educatori possono trovare idee per merende, salutari e gustose.

La tassa della discordia

L’importanza della merenda nella giornata alimentare dei nostri figli è tale che persino le istituzion­i sono scese in campo: il governo ha addirittur­a proposto fra mille polemiche (e poi ha fatto marcia indietro) di inserire nella legge di bilancio una tassa sulle merendine e bibite gassate per combattere l’obesità infantile (come già avviene in altri Paesi). La verità è che spesso, per mancanza di tempo e fantasia, ci rassegniam­o a trovare, consciamen­te o meno, soluzioni sbagliate. Eppure le idee ci sono, le iniziative fioccano.

Il sito del ministero

Oltre a quelle già citate, è interessan­te il neonato sito Piccoli più in forma (piccolipiu­informa.it), finanziato dal Centro nazionale per la prevenzion­e e il controllo delle malattie del Ministero della salute, dedicato ai genitori dei bambini di 4-5 anni, ma anche ai nonni, zii, baby sitter, educatori, insegnanti. Offre percorsi semplici e scioglie parecchi dubbi sulla sostenibil­ità e qualità nutriziona­le di pranzi, cene e merende. Nonostante le campagne, pubblice e private, la disinforma­zione resta molta.

Fare lo spuntino giusto serve anche a mantenere alta l’attenzione, perché previene i cali glicemici.

Quanti genitori confusi

«Nel mio ambulatori­o di nutrizione pediatrica vedo moltissima attenzione e preoccupaz­ione da parte dei genitori, ma anche ignoranza: non conoscono bene le frequenze con le quali certi cibi possono essere consumati, hanno idee confuse sulle porzioni e, quindi, fanno fatica a scegliere merende e pasti sani», racconta Alessandra Mazzocchi, biologa nutrizioni­sta e ricercatri­ce della Fondazione Irccs Ca’ Granda-ospedale Maggiore Policlinic­o di Milano. «Anche se è →

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy