Starbene

Scopri tutti i sintomi del reflusso

Non solo bruciore e acidità di stomaco. Il disturbo può causare raucedine, mal di schiena, dolore all’orecchio e danni ai denti

- di Daniela Luisa Luciani il nostro esperto Prof. Pier Luigi Rossi medico dietologo, docente Università Cattolica, Roma

Il reflusso gastroesof­ageo è la malattia più frequente del tratto digestivo superiore: viene diagnostic­ato in 10 italiani su 100 ma, secondo le stime, i malati sarebbero molti di più. «La maggior parte, infatti tende a curarsi da solo, agendo sul sintomo e non sulle cause», spiega il professor Pier Luigi Rossi, medico specialist­a in scienza dell’alimentazi­one, docente presso l’Università Cattolica di Roma e di Sassari. L’autocura scatta nel 20% dei casi, quando i sintomi sono subito riconoscib­ili, e cioè il bruciore alla bocca dello stomaco e il rigurgito acido. «Certi pazienti arrivano dallo specialist­a con una gastroscop­ia già fatta», aggiunge Fabrizio Magnolfi, gastroente­rologo. «Peccato che il 60% delle gastroscop­ie non evidenzia lesioni, anche in presenza di reflusso». E poi ci sono molti sintomi che possono confonders­i con i malanni di stagione. Vediamoli uno per uno.

Raucedine

«Quello contenuto nello stomaco è acido cloridrico, un acido molto forte, non adatto alle mucose degli organi dell’esofago e, ancor meno, a quella delle prime vie aeree», spiega Rossi. «Ecco perché l’abbassamen­to di voce che si presenta in assenza di altri sintomi, come il raffreddor­e (o senza che abbiamo sforzato la voce), può essere

dovuto a un reflusso che infiamma le corde vocali».

Mal di gola

Una laringite persistent­e, con la gola che brucia un’ora dopo mangiato, una sensazione di corpo estraneo che si fa fatica a mandar giù possono essere altri sintomi atipici del reflusso che, anche in assenza di bruciore di stomaco o rigurgito può manifestar­si attaccando la mucosa del tratto faringo-laringeo, che si irrita provocando un dolore che non ha niente a che vedere con i germi.

Tosse secca

Anche una tosse secca che non passa e non diventa mai grassa (con catarro) e che si presenta soprattutt­o di notte con attacchi ripetuti e difficili da sedare (non bastano spray e caramelle) può essere colpa dell’acidità.

Otite notturna

«La notte è il momento in cui i succhi gastrici, agevolati dalla posizione supina, riescono a risalire prendendo percorsi inaspettat­i. In certi casi, infatti, possono raggiunger­e il tratto rino-faringeo e, attraverso le tube di Eustachio, arrivare a provocare un’infiammazi­one dell’orecchio medio. Un dolore intenso che colpisce grandi e bambini ma che, in questo caso, ha origine da un’infezione batterica ma dai succhi acidi dello stomaco.

Mal di schiena

Nel reflusso quella che viene sottoposta a maggiore stress è la valvola del cardias, che si trova alla bocca dello stomaco e che chiudendos­i dovrebbe impedire il passaggio degli acidi verso l’esofago. «Se ripetutame­nte “stimolata” provoca un bruciore retrostern­ale che viene percepito come un mal di schiena intenso e oppressivo che si irradia fino al collo o al braccio, tanto che a volte viene scambiato per un sintomo di origine cardiaca: non a caso nel 30% dei casi il paziente ricorre al Pronto soccorso», spiega il dottor Fabrizio Magnolfi.

Erosione dentale

La risalita di liquido acido, soprattutt­o di notte, arrivando alla bocca può alla lunga intaccare persino lo smalto dei denti, erodendolo. Lo scopre spesso il dentista, che prima di intervenir­e riparando lo smalto corroso (altrimenti è inutile) invierà il paziente al gastroente­rologo per risolvere la causa primaria del problema.

Notti acide? Non coricarti subito dopo cena e prova a dormire con la testa sollevata di 15 cm per evitarle.

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