Scopri tutti i sintomi del reflusso
Non solo bruciore e acidità di stomaco. Il disturbo può causare raucedine, mal di schiena, dolore all’orecchio e danni ai denti
Il reflusso gastroesofageo è la malattia più frequente del tratto digestivo superiore: viene diagnosticato in 10 italiani su 100 ma, secondo le stime, i malati sarebbero molti di più. «La maggior parte, infatti tende a curarsi da solo, agendo sul sintomo e non sulle cause», spiega il professor Pier Luigi Rossi, medico specialista in scienza dell’alimentazione, docente presso l’Università Cattolica di Roma e di Sassari. L’autocura scatta nel 20% dei casi, quando i sintomi sono subito riconoscibili, e cioè il bruciore alla bocca dello stomaco e il rigurgito acido. «Certi pazienti arrivano dallo specialista con una gastroscopia già fatta», aggiunge Fabrizio Magnolfi, gastroenterologo. «Peccato che il 60% delle gastroscopie non evidenzia lesioni, anche in presenza di reflusso». E poi ci sono molti sintomi che possono confondersi con i malanni di stagione. Vediamoli uno per uno.
Raucedine
«Quello contenuto nello stomaco è acido cloridrico, un acido molto forte, non adatto alle mucose degli organi dell’esofago e, ancor meno, a quella delle prime vie aeree», spiega Rossi. «Ecco perché l’abbassamento di voce che si presenta in assenza di altri sintomi, come il raffreddore (o senza che abbiamo sforzato la voce), può essere
dovuto a un reflusso che infiamma le corde vocali».
Mal di gola
Una laringite persistente, con la gola che brucia un’ora dopo mangiato, una sensazione di corpo estraneo che si fa fatica a mandar giù possono essere altri sintomi atipici del reflusso che, anche in assenza di bruciore di stomaco o rigurgito può manifestarsi attaccando la mucosa del tratto faringo-laringeo, che si irrita provocando un dolore che non ha niente a che vedere con i germi.
Tosse secca
Anche una tosse secca che non passa e non diventa mai grassa (con catarro) e che si presenta soprattutto di notte con attacchi ripetuti e difficili da sedare (non bastano spray e caramelle) può essere colpa dell’acidità.
Otite notturna
«La notte è il momento in cui i succhi gastrici, agevolati dalla posizione supina, riescono a risalire prendendo percorsi inaspettati. In certi casi, infatti, possono raggiungere il tratto rino-faringeo e, attraverso le tube di Eustachio, arrivare a provocare un’infiammazione dell’orecchio medio. Un dolore intenso che colpisce grandi e bambini ma che, in questo caso, ha origine da un’infezione batterica ma dai succhi acidi dello stomaco.
Mal di schiena
Nel reflusso quella che viene sottoposta a maggiore stress è la valvola del cardias, che si trova alla bocca dello stomaco e che chiudendosi dovrebbe impedire il passaggio degli acidi verso l’esofago. «Se ripetutamente “stimolata” provoca un bruciore retrosternale che viene percepito come un mal di schiena intenso e oppressivo che si irradia fino al collo o al braccio, tanto che a volte viene scambiato per un sintomo di origine cardiaca: non a caso nel 30% dei casi il paziente ricorre al Pronto soccorso», spiega il dottor Fabrizio Magnolfi.
Erosione dentale
La risalita di liquido acido, soprattutto di notte, arrivando alla bocca può alla lunga intaccare persino lo smalto dei denti, erodendolo. Lo scopre spesso il dentista, che prima di intervenire riparando lo smalto corroso (altrimenti è inutile) invierà il paziente al gastroenterologo per risolvere la causa primaria del problema.
Notti acide? Non coricarti subito dopo cena e prova a dormire con la testa sollevata di 15 cm per evitarle.