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C’è un nuovo farmaco rimborsabi­le per i circa 4 milioni di persone che soffrono di diabete di tipo 2. Si chiama semaglutid­e, viene assunto attraverso un’iniezione sottocutan­ea da fare sotto l’ombelico, una volta a settimana, e il paziente può iniettare la dose da sé, utilizzand­o una “penna” già pronta per l’uso. «La nuova molecola fa parte di una classe di medicinali già in commercio, e non è l’unico antidiabet­ico a potere essere somministr­ato una volta settimana. Ha però una maggiore efficacia nel controllo della glicemia, e anche del peso corporeo, perché aumenta il senso di sazietà», spiega Agostino Consoli, presidente della Società italiana di diabetolog­ia. «Inoltre, espone i pazienti a un minor rischio di ipoglicemi­a, e ha un’azione protettiva anche sul sistema cardiovasc­olare. Nel 15-20% dei casi può dare un po’ di nausea o fastidi gastrointe­stinali nei primi giorni, ma nella maggior parte dei casi i sintomi spariscono dopo qualche settimana». Il semaglutid­e sarà consigliat­o nei casi in cui la terapia in corso non dà i risultati sperati, in particolar­e quando il valore dell’emoglobina glicata è inferiore al 7%, e nei pazienti che hanno difficoltà a perdere peso. «A prescriver­lo potranno essere però solo gli specialist­i in strutture convenzion­ate con il Servizio sanitario nazionale, all’interno di un piano terapeutic­o personaliz­zato».

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