Skyr, kefir e quark: simili allo yogurt, ma con una marcia in più
Assicurano più proteine, vitamine e minerali. E tante altre sostanze preziose per il tuo benessere. Scopri come sceglierli e gustarli al meglio
Li trovi nel banco frigo dei
supermercati. Hanno una consistenza, un sapore e un aspetto simili a quelli dello yogurt. Sono bianchi e cremosi e spesso vengono venduti nel classico vasetto. Ma dal punto di vista nutrizionale vantano una marcia in più. «Contengono per esempio più proteine, perché sono ottenuti con tecniche e ingredienti differenti», spiega Valentina Schirò, biologa nutrizionista specializzata in Scienze dell’alimentazione a Palermo, che in queste pagine ci aiuta a conoscerli meglio.
SKYR
Noto anche come yogurt islandese, è un formaggio fresco a base di latte di mucca scremato pastorizzato, al quale sono stati aggiunti fermenti lattici vivi e caglio. È ideale se fai attività fisica abitualmente. «Rispetto allo yogurt tradizionale lo skyr fornisce più aminoacidi essenziali indispensabili per lo sviluppo e il mantenimento della massa muscolare», spiega la dottoressa Valentina Schirò. «È poi ricco di sostanze preziose per mantenere in salute le articolazioni, in particolare di calcio e vitamina D. E vanta buone quantità di potassio e magnesio, utili per contrastare
la fatica e favorire il recupero dopo l’allenamento». L’abbinamento ok
Mangialo al posto dello yogurt o dei fiocchi di latte a colazione oppure come spuntino prima dell’attività fisica. «L’ideale è abbinarlo ai carboidrati complessi e alle fibre dei cereali integrali (avena, orzo, segale, farro) e ai grassi “buoni” dei semi oleosi (di zucca, di lino, di canapa). Ti assicuri in questo modo una buona dose di energia». Così è più buono
Prediligi lo skyr al naturale. «Spesso quelli alla vaniglia o alla frutta contengono aromi e coloranti che, insieme ai conservanti e agli addensanti, li rendono meno utili per il tuo benessere», afferma la dottoressa Schirò.
QUARK
È un formaggio fresco a pasta molle originario della Germania e dell’Austria. Ha un sapore acidulo simile a quello dello yogurt greco. È ideale per chi è a dieta o ha necessità di perdere qualche chilo. «Un vasetto di quark da 100 grammi fornisce circa 90 calorie. Rispetto allo yogurt contiene una quota minore di carboidrati e grassi e una maggiore quantità di proteine che favoriscono la costruzione della massa magra e aumentano il senso di sazietà», precisa la nutrizionista. «Inoltre, apporta tante vitamine del gruppo B, indispensabili per il buon funzionamento del metabolismo». L’abbinamento ok
Aggiungine 1 cucchiaio alle zuppe, alle vellutate o alle minestre a base di verdure di stagione. Oltre a renderle più saporite, il quark riduce il rischio di attacchi di fame improvvisi: «Le proteine di cui è ricco, abbinate alle fibre dei vegetali, rallentano infatti l’assorbimento di zuccheri e grassi nel sangue», spiega la dottoressa Schirò. Così è più buono
Prediligi il quark magro (meno del 10% di grassi). Scegli invece quello semigrasso o arricchito con la panna se lo devi aggiungere ai piatti caldi. «È più cremoso e con il calore non caglia. Ma fai attenzione alle quantità, perché contiene più calorie», conclude la nostra esperta.
KEFIR
È ottenuto da latte di mucca, di pecora o di capra fermentato. «Contiene diversi ceppi di batteri, molto più del doppio del classico yogurt. Di conseguenza assicura una grande varietà di probiotici, microrganismi che migliorano la funzionalità della flora intestinale e mantengono efficienti le difese dell’organismo», afferma la dottoressa Valentina Schirò. L’abbinamento ok
«Per potenziare i suoi effetti benefici, abbinalo ai cibi ricchi di fibre prebiotiche che favoriscono la proliferazione dei batteri buoni. Ne sono ottime fonti la frutta secca a guscio (noci, mandorle, nocciole) e i cereali integrali», prosegue l’esperta. «Consumalo poi crudo, perché la cottura uccide i batteri benefici presenti. E mangialo lontano dai pasti, per esempio a merenda: è più efficace per la flora intestinale, perché i microrganismi di cui è ricco riescono a sopravvivere con maggiore facilità all’aggressione da parte dei succhi gastrici, arrivando quindi vivi nell’intestino». Così è più buono
Prediligi il kefir bianco. «Quello alla frutta ha troppi zuccheri (come il fruttosio) facilmente assimilabili, che causano impennate della glicemia e favoriscono l’aumento di peso», consiglia ancora l’esperta.