Così ho imparato a essere grata
CLAUDIA PORTA Su Instagram è @claudia_porta. I suoi temi: yoga, (auto)ipnosi, crescita personale, Metodo Montessori.
Spesso apprezziamo il valore di ciò che abbiamo solo dopo averlo perso, per poi rimpiangere i bei tempi andati, le occasioni perdute, le persone ormai lontane. Ma il modo per apprezzare ciò che abbiamo qui e ora esiste. E soprattutto, è possibile per far sì che il buon proposito di saper apprezzare non cada nel dimenticatoio. Vi spiego qui come ho fatto (e continuo a fare).
ACCETTARE
Prima ancora di ringraziare ho dovuto imparare ad accettare. Ho capito che rifiutare un regalo o un favore è negare all’altro la possibilità di donare. Davanti a un “regalo”, qualsiasi esso sia, rispondiamo semplicemente con un “grazie” e un bel sorriso.
FARE IL PUNTO
Cerco di trovare il tempo per concentrarmi su ciò di cui sono grata. Con i miei figli abbiamo il rituale della buonanotte durante il quale ripercorriamo la giornata trascorsa e ne ricordiamo i momenti più belli. Un sistema utile anche per allenare l’ottimismo!
SCUOTERE
Viktor E. Frankl, psicologo ed ex prigioniero ad Auschwitz, aveva un suo metodo per aiutare i pazienti più depressi. Dopo aver ascoltato le loro disgrazie, chiedeva: “Perché non ti uccidi?”. A questo punto la persona si scuoteva dal torpore ed elencava ciò che aveva di prezioso nella vita. A mali estremi…
IL CALENDARIO DELLA GRATITUDINE
Due anni fa ho creato il calendario della gratitudine. Un semplice foglio con bigliettini affettuosi da consegnare alle persone che mi regalano un sorriso. Se non posso consegnarlo, lo fotografo e lo mando via sms.