Insonnia? Arrivano gli psicobiotici
Notti agitate? Un fermento lattico, il lactobacillo Rhamnosus HN001, può favorire il sonno e migliorare la qualità del riposo, tanto da essersi già guadagnato il titolo di “psicobiotico”. Lo dimostra un recentissimo studio dell’Università del Colorado (Stati Uniti), in collaborazione con altri centri universitari americani, appena pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Behavioral Neuroscience. «I risultati della ricerca non mi sorprendono», commenta il professor Silvio Danese, gastroenterologo e docente di Humanitas University a Milano. «Esiste un filo diretto tra cervello e intestino, mediato dal microbiota e quindi dall’ecosistema di batteri che lo colonizza. Ed è proprio su questo fronte che probabilmente agisce il Rhamnosus. Va a dar manforte alla megalopoli dei batteri intestinali buoni, ripristinando la loro naturale funzione pro sonno: metabolizzare il triptofano (amminoacido contenuto in molti alimenti come formaggio, pollo e semi) e convertirlo in serotonina. Questo ormone ha un’azione diretta nel mantenere al top il tono dell’umore, ma è anche un alleato del buon riposo. Ben vengano perciò i probiotici, soprattutto se oltre al sonno difficile, si mangia anche male, o se si è sotto stress, situazioni che riducono la biodisponiblità del prezioso ormone del buonumore», commenta il professor Danese.