I cosmetici total black
Il carbone vegetale, ricavato da legno, noccioli o gusci, agisce come un magnete attirando le tossine che si accumulano sulla pelle. Per questo è la star dei nuovi prodotti detox. Ma la sua azione non finisce qui
Sembrava una moda passeggera, invece i cosmetici total black, a base di carbone vegetale continuano a spopolare.
Scrub, maschere, detergenti, dentifrici e adesso persino spazzolini da denti e spugnette da make up contenenti la polvere minerale sono sempre più gettonati. Secondo un recente sondaggio di Globaldata, società di analisi di mercato, un quarto dei consumatori interpellati ritiene che il carbone vegetale sia tra gli ingredienti più efficaci nei prodotti di bellezza e cura della persona. D’altra parte, dicono le ricerche, il carbone è in grado di assorbire le impurità fino a 200 volte il suo peso, e questo lo rende un ingrediente ideale per ottenere un’importante azione detox.
Effetto calamita
Ma da dove viene il carbone usato nei cosmetici? «È di origine naturale, ricavato dal legno di piante quali pioppo, betulla, quercia o salice, noccioli o gusci come quello della noce di cocco, oppure dal bamboo», spiega Antonella Antonini, cosmetologa dell’Università di Ferrara. Si definisce “attivo” perché viene lavorato ad altissime temperature (fino a 1400 °C) e in un ambiente privo di ossigeno. In questo modo, nelle fibre del legno aumenta la concentrazione di carbonio che lo rende più poroso e quindi capace di assorbire altre sostanze. «Usato nei cosmetici, il carbone vegetale agisce come una specie di magnete: i suoi ioni negativi attirano quelli positivi contenuti nelle impurità e nelle tossine presenti sulla pelle e, grazie alle sue proprietà assorbenti, le trattiene all’interno. In pratica è come una spugna che “seleziona” e ingloba le sostanze che non fanno respirare la pelle e la rendono spenta e opaca», dice l’esperta.
Detossinante perfetto
Per queste sue caratteristiche, il carbone vegetale è utilizzato principalmente nei cosmetici dedicati alla pulizia della pelle: detergenti, esfolianti, ma anche saponi, creme e maschere con il tipico colore nero. L’effetto è immediato: l’epidermide appare subito più luminosa e le imperfezioni ridotte. «Per pulirla in profondità si può inserire un detergente al carbone nella beauty routine quotidiana o utilizzarlo alternandolo a un normale latte e tonico», dice la dermatologa Corinna Rigoni. Un altro vantaggio è il fatto che il carbone vegetale non “aggredisce” la cute, ma agendo come una calamita è ben tollerato anche dalla pelle delicata, che lascia morbida ed elastica. Per questo le donne giapponesi, attentissime alla loro carnagione di porcellana, sono le fan più convinte del sapone al carbone. Per le maschere e gli scrub, invece, si segue l’usuale routine: rispettivamente una-due volte alla settimana e una volta ogni sette giorni (a meno che il dermatologo non consigli una frequenza diversa).
Una delle sue virtù? La delicatezza. Ecco perché si può usare anche sulla pelle sensibile e reattiva.
Ideale per la pelle grassa
Le spiccate proprietà purificanti rendono il carbone vegetale utile in caso di pelle grassa o mista e in presenza di punti neri, pori dilatati e brufoletti, perché assorbe il sebo in eccesso e ha proprietà astringenti. A differenza dell’argilla, che può seccare troppo, la polvere del carbone non lascia la sensazione di pelle che tira. Di conseguenza, si regolarizza la produzione di sebo senza effetto rebound: «Usare prodotti troppo sgrassanti può infatti indurre un effetto contrario: si altera il film idrolipidico cutaneo e la pelle, come meccanismo di difesa, aumenta la produzione di sebo causando un peggioramento della situazione», spiega la dermatologa. Un tip in più per eliminare le impurità? Le strips sagomate al carbone da applicare sulla zona a T, ossia su naso, fronte e mento. Prima di applicarle si inumidisce la pelle (si attivano a contatto con l’acqua), si fanno ben aderire e si lasciano asciugare per 10-15 minuti fino a quando non si induriscono. Quindi si rimuovono con uno strappo deciso; risultato immediato, ma non sono indicate se la pelle è irritata e comunque non più di una, due volte alla settimana.
Libera dallo smog
L’azione detox del carbone è ideale per eliminare le tossine che si accumulano sulla pelle quando si vive in ambienti inquinati, per esempio se si è costretti a passare diverso tempo in mezzo al traffico. Ed è utile anche per chi fuma e ha un colorito spento a causa delle sostanze derivate dalla combustione del tabacco che si depositano sulla superficie cutanea. In questi casi si può inserire nella beauty routine anche uno shampoo al carbone, ideale non solo per eliminare il sebo in eccesso, ma anche per purificare il cuoio capelluto dalle scorie inquinanti. «Non bisogna temere che con il carbone i capelli possano diventare secchi o opachi. Questi prodotti contengono sempre
Il “nerofumo” con cui si truccavano le bisnonne ora è carbone puro per mascara e ombretti.
ingredienti idratanti e nutrienti, come l’aloe, che lasciano i fusti lucidi e morbidi», commenta la dottoressa Rigoni. In ogni caso è consigliabile completare la detersione con un balsamo che restituisce il giusto pH al cuoio capelluto e chiude le cuticole, così i capelli assorbiranno meno agenti inquinanti. Esistono anche conditioner e maschere al carbone: vanno usati soprattutto in presenza di cute grassa e forfora perché completano l’azione purificante e non appesantiscono la chioma.
Un ingrediente jolly
Il carbone vegetale è usato anche in alcuni prodotti per il make up come ombretti, matite e eyeliner perché, grazie al colore nero intenso, tinge in modo naturale, mentre nei mascara la polvere viene utilizzata come infoltente e volumizzante. Per la sua derivazione green è molto utilizzato nella cosmesi bio: è completamente naturale e non contiene sostanze potenzialmente tossiche o allergeniche. Il carbone è presente inoltre in alcuni dentifrici grazie alla sua azione detox che aiuta a rimuovere la placca e i batteri presenti nel cavo orale, nelle setole degli spazzolini, per le sue proprietà assorbenti e anti macchia, e di recente anche in spugnette per il make up, che si “purificano” da sole a ogni utilizzo. Infine lo puoi trovare in alcuni deodoranti, nella versione roll on: la polvere micronizzata elimina gli odori e aiuta ad assorbire il sudore, lasciando la pelle fresca e asciutta.