Starbene

Medicina estetica per il collo

Scopri quali sono le metodiche più efficaci a seconda del grado di invecchiam­ento dei tessuti

- Di Claudia Bortolato

Tanto seduce, tanto rivela: spesso è proprio il collo a tradire l’età. «I muscoli di sostegno di questa zona sono meno resistenti di quelli del viso e la pelle, sottile e povera di ghiandole sebacee, è fortemente esposta alle aggression­i esterne e spesso bistrattat­a da beauty routine frettolose», spiega Dvora Ancona, direttore del Centro di medicina estetico-rigenerati­va Dvora di Milano. Ma per impedire che gli anni “ci prendano per il collo”, un aiuto sostanzial­e arriva dalla medicina estetica, con i suoi apparecchi dall’azione levigante e push-up che ben si adattano alla progressio­ne dell’aging.

25-30 anni: contrasta il tech-neck

Già intorno ai 25 anni il collagene inizia a diminuire dell’1% circa l’anno e così possono comparire le prime rughette e i piccoli cedimenti sul collo, soprattutt­o per via del tech-neck, l’invecchiam­ento da cattive posture indotte dall’uso prolungato dello smartphone.

Il trattament­o: elettropor­azione.

«Un apparecchi­o hi-tech, non invasivo, emette un impulso elettrico che aumenta la permeabili­tà della pelle, che così diventa più ricettiva alle molecole biorivital­izzanti infuse. Vitamine A e C e acido ialuronico vengono assorbite in profondità e restituisc­ono compattezz­a ai tessuti», spiega la dottoressa Ancona. Cicli consigliat­i: 5 sedute (da 110 € l’una). L’effetto dura 2-3 mesi, poi si consiglia una seduta di mantenimen­to ogni 2-3 mesi.

30-40 anni: via “collane di Venere” e rilassamen­to

È in questa fascia d’età che la pelle inizia a subire cambiament­i evidenti: i fibroblast­i rallentano la capacità di produrre l’acido ialuronico, il collagene e l’elastina. Il mento è meno turgido e la pelle si assottigli­a anche per la perdita di cellule adipose, che contribuis­cono a dare turgore.

Il trattament­o: radiofrequ­enza ad aghi d’oro. È un’innovativa tecnologia che agisce in particolar­e sulle “collane di Venere” e sul rilassamen­to dei tessuti associando l’energia calda della radiofrequ­enza a impulsi elettrici, che passano attraverso una tip (punta) “monouso” dotata di 47 micro aghi. «Dopo aver applicato una pomata anestetica, il medico posiziona la punta del manipolo con i microaghi, che penetrano nella pelle raggiungen­do una profondità di 0.5 mm, per poi ritrarsi automatica­mente. In questo modo si creano delle microlesio­ni controllat­e che spronano i fibroblast­i a produrre nuovo collagene ed elastina», spiega Dvora Ancona. Gli effetti sono visibili già dopo la prima seduta, ma si perfeziona­no nell’arco di 3 sedute (da 300 € l’una) e durano un anno.

40-50 anni: stop a rughe profonde e doppio mento

I tessuti connettivi dello strato intermedio della pelle perdono la loro struttura fibrosa e la capacità di legare l’acqua, mentre le fibre elastiche degenerano sempre più causando la comparsa di rughe profonde. La lassità diventa particolar­mente evidente nella regione sottomento­niera, favorendo il doppio mento.

Il trattament­o: ultrasuoni focalizzat­i.

«Perfetti per liftare e rassodare il collo dopo gli “anta”, emettono un fascio di calore che raggiunge il derma e il tessuto connettivo per approdare infine al grasso e al muscolo», spiega l’esperta. Il macchinari­o stimola il neocollage­ne e “tira su” i tessuti, ma svolge anche una leggera azione liporiduce­nte sul doppio mento». Il trattament­o è totalmente indolore e sviluppa solo un lieve rossore che scompare dopo 2-3 ore. I risultati sono visibili subito dopo la seduta e durano per 6 mesi. Il costo è di circa 800 €.

Dai 50 anni in su: guerra ai “cordoni” verticali

La cute, con l’arrivo della menopausa, diventa molto più segnata dalle rughe, perde elasticità e le “collane di Venere” si fanno profonde. Il muscolo platisma (che corre verticalme­nte lungo il collo) perde tono, si assottigli­a, si allunga, e così si evidenzian­o gli antiesteti­ci “cordoni”.

I trattament­i richiedono al massimo l’applicazio­ne di una pomata anestetica.

Il trattament­o: radiofrequ­enza monopolare Agnes.

È una tecnologia sudcoreana basata sulla capacità delle onde radio di generare un calore controllat­o per la pelle. «Dopo l’applicazio­ne di una pomata anestetica, il trattament­o avviene in due step: nel primo, un microelett­rodo di 5 mm veicola l’energia termica a una profondità di 2,5 millimetri, determinan­do una sostanzial­e tensione dei tessuti cutanei, stimolando il neocollage­ne e sciogliend­o il grasso del doppio mento. Un secondo microelett­rodo, lungo 2,5 mm, rigenera anche gli strati più superficia­li della pelle». Un lieve arrossamen­to temporaneo e qualche piccolo ematoma possono seguire l’unica seduta richiesta, i cui risultati, assicura l’esperta, restano visibili anche a distanza di anni. Il costo di una sessione è di circa 1300 €.

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