Come mangiare (sano) lontano dalla cucina di mamma
Piatti pronti, fast-food, tranci di pizza, scatolette di tonno: spesso è solo lo spirito di sopravvivenza a guidare le scelte alimentari degli studenti che vivono lontano da casa. Ma adesso arriva Matricole a tavola, il primo manuale di nutrizione per universitari fuori sede: la biologa nutrizionista Gloria Barraco spiega come fare la spesa, comporre un piatto bilanciato e districarsi ai fornelli. «Quando si studia, mangiare bene è fondamentale: il cibo ha effetto sulle funzioni cognitive, dalla memoria alla concentrazione», spiega l’autrice. Tre consigli al volo: variare spesso gli alimenti, non saltare i pasti e condividere l’organizzazione dei menu con gli eventuali coinquilini. Cosa non deve mai mancare in dispensa? «La frutta secca e gli ortaggi colorati. La prima, alleata del cervello, arricchisce la colazione, fa da spuntino, entra in insalate, pesti e creme dolci. Gli ortaggi, invece, contengono vitamine, sali minerali e sostanze bioattive: sfruttiamoli in frittate, polpette, condimenti della pasta o vellutate per la cena». Infine, scopriamo il food prepping, una tendenza nata nei Paesi anglosassoni: si cucinano i pasti della settimana in un giorno solo, per poi suddividerli in porzioni e riporli in frigorifero in contenitori salva freschezza. Così i piatti sono già pronti, basta solo riscaldarli.