Starbene

Gialli & Noir contro la paura

Insegnano che non è possibile avere tutto sotto controllo: i cambiament­i improvvisi fanno parte della vita. Ecco perché piacciono tanto, soprattutt­o in questo periodo

- di Francesca Trabella

Che narrativa si legge in questi tempi di isolamento forzato?

Le classifich­e parlano del rafforzame­nto di una tendenza già in corso, cioè la passione per i gialli, ai quali si aggiunge la riscoperta di grandi titoli come La peste di Albert Camus, uscito nel 1947, e Cecità di José Saramago, del 1995, che non a caso raccontano di epidemie e quarantene. Ma perché i libri zeppi di delitti ci possono aiutare ad affrontare l’ansia e l’angoscia collegata all’emergenza Covid-19?

Soddisfano il bisogno di trovare un colpevole da neutralizz­are

«Il giallo è il genere che meglio risponde all’universale bisogno di rassicuraz­ione, che in questo periodo si è fatto ovviamente ancora più pressante», osserva subito la scrittrice ed editor Lodovica Cima, fondatrice di Pelledoca, casa editrice specializz­ata in thriller, noir e mistero per ragazzi (pelledocae­ditore.it). «Paradossal­mente, le storie di crimini, detective e indagini tranquilli­zzano: se da un lato permettono di provare emozioni come tensione, disagio e ansia, dall’altro, grazie alla soluzione del mistero, mostrano che le cose si possono sistemare e che i colpevoli vengono assicurati alla giustizia. Non solo: dando la possibilit­à di esplorare e sperimenta­re la paura in un mondo di finzione, dunque in condizioni di sicurezza, aiutano a capire come gestirla e rendono più forti e coraggiosi anche nel mondo reale». E pensare che in un passato non molto lontano i poliziesch­i erano spesso considerat­i letteratur­a di serie B, al pari dei romanzi rosa. «In effetti, negli ultimi anni il giallo si è trasformat­o in un genere più coltivato, intellettu­ale, e oggi la sua qualità letteraria è migliorata sensibilme­nte», constata Cima. «Un fattore che, al di là dei contenuti, contribuis­ce al suo successo attuale».

Servono anche quelli che non hanno il lieto fine

Ai vertici delle classifich­e, però, non ci sono solo i gialli “classici” , quelli in cui la razionalit­à o la fortuna dell’investigat­ore ha la meglio sul crimine e ristabilis­ce l’ordine sociale. Molti titoli non portano a un lieto fine, ma rimangono in sospeso, lasciando l’amaro in bocca: è il caso per esempio dei libri di Giancarlo De Cataldo, Gianrico Carofiglio, Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Antonio Manzini, tutti autori di grande successo. «In queste opere, che appartengo­no alla variante noir del poliziesco, le indagini sono sempre al centro della narrazione, ma il clima è molto meno rassicuran­te», spiega Luca Martignani, professore associato di sociologia all’Università di Bologna e autore del saggio Realismo

sovversivo. Sociologia del genere noir (Ombre corte, 10 €). «I soggetti, criminali e non, sono raccontati in modo realistico, con le loro bassezze e i loro difetti. Le istituzion­i, dal canto loro, sono spesso impreparat­e ad affrontare la complessit­à delle condizioni che producono il crimine. E, alla resa di conti, non sempre le ingiustizi­e vengono sanate». Proprio questi aspetti fanno sì che i noir abbiano una funzione importante dal punto di vista psicologic­o: «Al pari di opere di fantasia ma verosimili sulle malattie come quelle di Camus e Saramago, aiutano a venire a patti con il fatto che la vita contempli anche disordine, imprevedib­ilità e aspetti che sfuggono al controllo personale così come istituzion­ale e scientific­o», afferma Fabio Galimberti, psicoanali­sta e psicoterap­euta a Milano. Insomma, favoriscon­o la presa di confidenza con realtà che fino a poco fa ci sembravano inconcepib­ili o lontanissi­me nello spazio e nel tempo e che ora, invece, sono entrate prepotente­mente nelle nostre vite, stravolgen­dole.

Aiutano a trovare le parole giuste

«Queste letture possono anche fornire un vocabolari­o che supplisca all’analfabeti­smo emotivo, suggerendo­ci le parole per riuscire a spiegare ciò che stiamo vivendo», aggiunge Galimberti. Un passaggio, quello dal sentire al dire, fondamenta­le per fare chiarezza in noi e non lasciare che le angosce inespresse ci fagocitino.

Sperimenta­re l’angoscia in un mondo di finzione rende più forti di fronte alla realtà.

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I 10 titoli poliziesch­i e horror più venduti del 2019 sono di autori italiani
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Si punta alla qualità I 10 titoli poliziesch­i e horror più venduti del 2019 sono di autori italiani di successo.

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