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Detersivi concentrat­i per piatti

I migliori riportano indicazion­i precise, detergono efficaceme­nte e sono rispettosi dell’ambiente. Come i 4 che trovi nella prossima pagina

- Di Simona Bruscagin

I detersivi per piatti concentrat­i assicurano il lavaggio con quantità ridotte rispetto a quelli tradiziona­li. Inoltre, stanno in flaconi più piccoli, riducendo così i rifiuti di plastica. Sono quindi amici dell’ambiente. «Anche se l’aggettivo concentrat­o purtroppo non è regolament­ato da alcuna normativa che ne stabilisca le condizioni di preparazio­ne», osserva il chimico industrial­e Fabrizio Zago (ecobiocont­rol.bio). «Fortunatam­ente, però, questi detergenti concentrat­i devono riportare in etichetta il dosaggio in base a 5 litri d’acqua, che è il volume standard del lavello: se lo si rispetta, si evitano sprechi di prodotto e si riduce l’inquinamen­to. Attenzione, però: l’indicazion­e “qualche goccia” o “2-3 spruzzi” è fuorilegge. Inoltre, sempre in etichetta deve figurare la normativa (Reg. CE 648/2004) a garanzia che la formula chimica sia nella giusta percentual­e per essere efficace contro lo sporco, ma anche rispettosa dell’ambiente e dell’uomo.

Alla prova del pulito

Nel valutare i 12 prodotti di questo lab la nostra Antonella Spiezia de laretedell­emamme.it ha seguito attentamen­te le indicazion­i sul dosaggio da applicare riportate in etichetta: «Ho trovato più pratiche e premiato quelle che esprimevan­o il dosaggio anche in cucchiai o cucchiaini», spiega. «Ho poi valutato la possibilit­à di richiudere facilmente il tappo per evitare gli sprechi e, infine, ho ovviamente testato la resa di lavaggio. Punti in più sono andati ai prodotti che hanno lasciato le stoviglie ben sgrassate, consideran­do anche la quantità di schiuma prodotta non solo in funzione del risultato finale, ma anche della praticità di risciacquo». Volta pagina per scoprire i 4 prodotti che hanno più convinto i nostri esperti per composizio­ne ed efficacia.

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