Io mangio italiano
La dieta ai tempi del Covid-19 è “volutamente” mediterranea. Il team della dottoressa Carla Lertola ti guida alla scoperta dei nostri cibi d’eccellenza. Che rendono i menu light ancora più sani, le ricette più gustose e fanno bene anche all’economia del Paese
Nella sua drammaticità (per la nostra salute e le nostre entrate) la pandemia ha almeno un aspetto positivo: ci lascia più tempo per cucinare.
Con bar e ristoranti chiusi non abbiamo alternative: dobbiamo per forza pensare a che cosa portare in tavola, sia a pranzo sia a cena, 7 giorni su 7. Perché allora non sfruttare l’occasione per cambiare, in meglio, le nostre abitudini alimentari? Con il team della dottoressa Carla Lertola, che ogni mese propone su Starbene un menu light con alimenti di stagione, sappiamo di sfondare una porta aperta. La nostra storica dietologa ha fatto dell’educazione nutrizionale la sua mission e non vi rinuncia nemmeno quando si tratta di donare cibo a chi non ha i soldi per comprarlo. Infatti, l’associazione Robin Foood onlus, di cui Carla Lertola è una delle fondatrici, inserisce sempre nei pacchi di alimenti per i bisognosi un opuscolo che riassume le regole base di una dieta sana ed equilibrata... naturalmente mediterranea.
Passa più tempo in cucina
«L’alimentazione tradizionale italiana, basata su pasta, legumi, ortaggi e frutta, pesce e poca carne rossa, è stata riconosciuta a livello mondiale come la migliore per vivere bene e a lungo. Perché non dovremmo adottarla?», afferma. «Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese meraviglioso, che produce un’infinità di cibi buonissimi con cui preparare piatti sfiziosi, equilibrati e leggeri. Approfittiamo del tempo libero che dobbiamo necessariamente passare in casa (solo così possiamo proteggere la nostra salute e
quella degli altri) per concentrarci ai fornelli. È il modo migliore per prenderci una pausa dalla paura del contagio e, soprattutto, per correggere i nostri errori a tavola».
Non rinunciare agli alimenti freschi
Secondo il recentissimo Rapporto Ismea sulla domanda e l’offerta di prodotti alimentari durante l’emergenza Covid-19, nel carrello della spesa mettiamo sempre più prodotti stoccabili: pasta, farina, riso, uova, conserve di pomodoro, carne e pesce in scatola, surgelati. Mentre abbiamo ridotto l’acquisto di cibi freschi: verdura, frutta, formaggi non stagionati, latte. «Niente di più sbagliato», commenta la dottoressa Lertola. «Il rischio di andare incontro a carenze di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti non va sottovalutato. Così come quello di assumere troppi additivi, grassi e zuccheri».
Punta sui cibi italiani
Per aiutarti a organizzare un menu sano, la nostra dietologa, insieme alla biologa-chef Maria Paola dall’Erta e alla dietista Chiara Ramponi, ha studiato uno schema settimanale (vedi sopra) a calorie controllate, ma gustosissimo (alle pagine seguenti trovi ben 6 ricette da leccarsi i baffi). Gli alimenti da portare in tavola sono tutti rigorosamente italiani, spesso riconosciuti dai marchi Dop (Denominazione d’origine protetta), Igp (indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionale garantita) che l’Unione Europea assegna a prodotti d’eccellenza realizzati seguendo disciplinari precisi e rigorosi (per l’elenco completo vai sul sito qualigeo.eu). «Questo però non significa che dobbiamo dimenticarci dei cibi a chilometro zero, i prodotti del nostro territorio da scoprire o rivalutare sempre per il bene della nostra economia», conclude la dottoressa Lertola.
Sono ben 301 i cibi italiani che sono stati insigniti dei marchi europei Dop (167), Igp (131) e Stg (3).