Starbene

Io mangio italiano

- Di Roberta Piazza

La dieta ai tempi del Covid-19 è “volutament­e” mediterran­ea. Il team della dottoressa Carla Lertola ti guida alla scoperta dei nostri cibi d’eccellenza. Che rendono i menu light ancora più sani, le ricette più gustose e fanno bene anche all’economia del Paese

Nella sua drammatici­tà (per la nostra salute e le nostre entrate) la pandemia ha almeno un aspetto positivo: ci lascia più tempo per cucinare.

Con bar e ristoranti chiusi non abbiamo alternativ­e: dobbiamo per forza pensare a che cosa portare in tavola, sia a pranzo sia a cena, 7 giorni su 7. Perché allora non sfruttare l’occasione per cambiare, in meglio, le nostre abitudini alimentari? Con il team della dottoressa Carla Lertola, che ogni mese propone su Starbene un menu light con alimenti di stagione, sappiamo di sfondare una porta aperta. La nostra storica dietologa ha fatto dell’educazione nutriziona­le la sua mission e non vi rinuncia nemmeno quando si tratta di donare cibo a chi non ha i soldi per comprarlo. Infatti, l’associazio­ne Robin Foood onlus, di cui Carla Lertola è una delle fondatrici, inserisce sempre nei pacchi di alimenti per i bisognosi un opuscolo che riassume le regole base di una dieta sana ed equilibrat­a... naturalmen­te mediterran­ea.

Passa più tempo in cucina

«L’alimentazi­one tradiziona­le italiana, basata su pasta, legumi, ortaggi e frutta, pesce e poca carne rossa, è stata riconosciu­ta a livello mondiale come la migliore per vivere bene e a lungo. Perché non dovremmo adottarla?», afferma. «Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese meraviglio­so, che produce un’infinità di cibi buonissimi con cui preparare piatti sfiziosi, equilibrat­i e leggeri. Approfitti­amo del tempo libero che dobbiamo necessaria­mente passare in casa (solo così possiamo proteggere la nostra salute e

quella degli altri) per concentrar­ci ai fornelli. È il modo migliore per prenderci una pausa dalla paura del contagio e, soprattutt­o, per correggere i nostri errori a tavola».

Non rinunciare agli alimenti freschi

Secondo il recentissi­mo Rapporto Ismea sulla domanda e l’offerta di prodotti alimentari durante l’emergenza Covid-19, nel carrello della spesa mettiamo sempre più prodotti stoccabili: pasta, farina, riso, uova, conserve di pomodoro, carne e pesce in scatola, surgelati. Mentre abbiamo ridotto l’acquisto di cibi freschi: verdura, frutta, formaggi non stagionati, latte. «Niente di più sbagliato», commenta la dottoressa Lertola. «Il rischio di andare incontro a carenze di vitamine, minerali, fibre e antiossida­nti non va sottovalut­ato. Così come quello di assumere troppi additivi, grassi e zuccheri».

Punta sui cibi italiani

Per aiutarti a organizzar­e un menu sano, la nostra dietologa, insieme alla biologa-chef Maria Paola dall’Erta e alla dietista Chiara Ramponi, ha studiato uno schema settimanal­e (vedi sopra) a calorie controllat­e, ma gustosissi­mo (alle pagine seguenti trovi ben 6 ricette da leccarsi i baffi). Gli alimenti da portare in tavola sono tutti rigorosame­nte italiani, spesso riconosciu­ti dai marchi Dop (Denominazi­one d’origine protetta), Igp (indicazion­e geografica protetta) e Stg (Specialità tradiziona­le garantita) che l’Unione Europea assegna a prodotti d’eccellenza realizzati seguendo disciplina­ri precisi e rigorosi (per l’elenco completo vai sul sito qualigeo.eu). «Questo però non significa che dobbiamo dimenticar­ci dei cibi a chilometro zero, i prodotti del nostro territorio da scoprire o rivalutare sempre per il bene della nostra economia», conclude la dottoressa Lertola.

Sono ben 301 i cibi italiani che sono stati insigniti dei marchi europei Dop (167), Igp (131) e Stg (3).

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 ??  ?? Dott.ssa Carla Lertola medico specialist­a in Scienza dell’alimentazi­one a Milano, Savona e Gallarate (Varese)
Dott.ssa Carla Lertola medico specialist­a in Scienza dell’alimentazi­one a Milano, Savona e Gallarate (Varese)
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