Starbene

Rinnova l’armadietto dei farmaci

Ora più che mai è importante poter far fronte ai piccoli disturbi senza dover ricorrere all’aiuto immediato del medico. Ecco che cosa serve

- Dott. Carlo Gargiulo medico di famiglia a Roma di Rossella Briganti

Non farti prendere in contropied­e dai piccoli-grandi disturbi, molti dei quali legati alla stagione. In questo periodo i medici di base ricevono solo per le emergenze, onde evitare la diffusione del Coronaviru­s negli ambulatori. Sì, è vero: c’è la ricetta digitale che può essere spedita via mail o su WhatsApp. Ma è meglio giocare d’anticipo e tenere nell’armadietto dei medicinali tutti quei farmaci di primo soccorso necessari a tamponare un’allergia o un violento attacco di emicrania. Ecco che cosa tenere sempre a portata di mano.

Occhi rossi e naso chiuso

Occhi rossi, gonfi e prurigiono­si, che lacrimano con facilità, segnalano una pollinosi, cioè una reazione allergica ai pollini di graminacee, betulacee, parietarie e cupressace­e, che fioriscono nella stagione primaveril­e. Si accompagna­no in genere alla classica rinite con naso chiuso a narici alterne, prurito alle mucose e secrezioni acquose. Che fare? «I primi rimedi presenti nell’armadietto dei medicinali devono essere le soluzioni detergenti a base di soluzione fisiologic­a, acqua termale o acqua di mare, sia sotto forma di collirio sia come spray nasale», spiega Lino Di Rienzo Businco, specialist­a in otorinolar­ingoiatria e rinoallerg­ologia presso il Coni Sport Lab di Roma. «Servono a idratare le mucose nasali e congiuntiv­ali, sfiammarle e, soprattutt­o, rimuovere quei microgranu­li di pollini che si comportano da allergeni. Mattino e sera, quindi, via libera alla detersione. Per placare il fastidio vanno usati dei colliri e degli spray nasali con antistamin­ici di seconda generazion­e (levocabast­ina, acido spaglumico, ketotifene o nedocromil­e sodico) da usare mattina e sera o tre volte al giorno se necessario».

Respiro corto da allergie

In molti casi la reazione allergica può portare al broncospas­mo, con “fame d’aria” e difficoltà respirator­ie. In questo caso, se sai di essere un soggetto allergico, devi sempre temere un attacco d’asma e premunirti di uno spray inalatore pressurizz­ato e con “puff” predosati, che riunisce in un’unica bomboletta il farmaco broncodila­tatore e quello cortisonic­o. «Se al secondo giorno la situazione non migliora, occorre consultare un medico perché l’asma è una patologia insidiosa che non può essere gestita a lungo da soli», avverte il dottor Businco. «Qualora la dispnea (difficoltà respirator­ia) sia accompagna­ta da febbre alta, brividi e tosse, meglio chiamare il 118 per verificare che non si tratti di un’infezione da Coronaviru­s».

Contro i vari tipi di dolore

Se la “cervicale” torna a colpire a tradimento o se il ciclo è più doloroso del solito, punta sugli antinfiamm­atori non

steroidi ad azione rapida, che calmano il dolore entro 10 minuti. Basta osservare che la confezione del medicinale riporti la scritta “fast” o “rapid”. «Si usano, in genere, le microcompr­esse di acido acetilsali­cilico che si sciolgono subito in bocca, o le bustine di granulato effervesce­nte, per esempio di ketoprofen­e», suggerisce Carlo Gargiulo, medico di famiglia. «Molto pratiche anche le bustine orosolubil­i in versione “tascabile”: si versa la polverina direttamen­te in bocca e si attende che faccia effetto nel giro di un quarto d’ora». In mancanza di antinfiamm­atori, è possibile usare come antidolori­fico il paracetamo­lo, che vanta un discreto effetto analgesico, oltre ad abbassare la febbre. In caso di mal di schiena o di dolore al collo acuto, dovuto a contrattur­e muscolari, meglio tenere in casa anche dei cerotti autoriscal­danti, che rilasciano il calore per otto ore contribuen­do a sciogliere le tensioni. Oppure, in alternativ­a (ma mai usarli insieme!), puoi adoperare dei gel antinfiamm­atori da massaggiar­e sulla parte indolenzit­a o dei patch che rilasciano il principio attivo in loco, per via transdermi­ca, come quelli con diclofenac.

Se brucia la gola

Contro il mal di gola funzionano bene le caramelle e gli spray disinfetta­nti a base di flurbiprof­ene, che alleviano il dolore e l’infiammazi­one. Ma se non dovesse passare, meglio qualcosa di più forte, come i nuovi spray orofaringe­i che coniugano tre principi attivi: l’antibiotic­o (come la tirotricin­a), un anestetico locale (come la benzocaina, che attenua i bruciori) e un dinfettant­e/antisettic­o (come il cetrimonio bromuro). «In questo caso l’antibiotic­o, spruzzato in gola, ha un’azione localizzat­a e non sconvolge la flora intestinal­e. Se dopo due giorni il mal di gola non passa, occorre comunque farsi visitare», avverte Gargiulo.

Le bustine a base di fibre solubili aiutano a combattere la stipsi da sedentarie­tà.

Digestione in tilt

Il cambiament­o dei ritmi e delle abitudini alimentari imposto dall’emergenza Coronaviru­s può portare a un diffuso nervosismo, che si ripercuote sul nostro apparato gastrointe­stinale. «Anche chi non soffre di bruciori di stomaco, in questo periodo di stress può andare incontro a disturbi digestivi», precisa Gargiulo. «Si può correre ai ripari con rimedi come il bicarbonat­o di sodio o il citrato di magnesio da assumere a fine pasto per tamponare l’eccesso di succhi gastrici. Contro la stitichezz­a occasional­e, dovuta anche alla mancanza di attività fisica, consiglio di aumentare l’assunzione di acqua e di verdura cruda a ogni pasto. E se ciò non bastasse, ci si può affidare al blando effetto lassativo delle bustine di psillio, di inulina o di macrogol, fibre solubili che, richiamand­o acqua nell’intestino, ne facilitano il transito».

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