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LAB Trattament­i contorno occhi light

Nella bella stagione si preferisco­no le texture evanescent­i, ma la delicata zona periocular­e esige comunque formule nutrienti. Ne abbiamo testate 14, preferendo­ne quattro

- Di Laurence Donnini

Ormai lo sappiamo, il cosmetico per il contorno occhi va applicato a partire dai 20 anni, mattina e sera.

Ed è risaputo che è necessaria una formula specifica, la sola che permette di mantenere idratata quest’area tanto delicata, ritardando il più possibile la comparsa delle linee di disidrataz­ione che diventeran­no poi rughe: «Se i tessuti conservano elasticità e compattezz­a non c’è spazio per lassità o segni d’espression­e», sottolinea Umberto Borellini, cosmetolog­o, psicologo e autore del libro Tu chiamale, se vuoi, emulsioni (LSWR edizioni). Però, e nemmeno questa è una novità, quando le temperatur­e salgono la voglia di abbandonar­e le creme nutrienti è alta. Con il caldo le palpebre risultano un po’ lucide, il trucco tiene meno, anzi a metà giornata, causa un soin contorno occhi troppo ricco, già si formano le “righe” di ombretto che danno

subito un’aria trascurata e “untuosa”. Ma non è questo il momento di mollare: il caldo aumenta la dispersion­e d’acqua, il sole, anche quello che arriva dalla finestra o sul balcone, con i suoi raggi Uv brucia. E allora che fare, rassegnars­i a impiastric­ciarsi o accettare la mini-ragnatela di rughette in agguato? Nulla di tutto ciò. La soluzione è trovare, almeno per la routine del mattino, un contorno occhi con una texture differente ma capace di assicurare alla pelle, che in questa zona non ha ghiandole sebacee ed è molto sottile (in media 0,3-0,2 millimetri, contro 1-1,6 mm del resto del viso), tutta l’idratazion­e e la protezione di cui ha bisogno. Ed è questa la novità: ora in soccorso arrivano le specialità in siero, in gel, in cremasorbe­tto o persino in olio ma dalla consistenz­a impalpabil­e e dalle performanc­e innovative. Prodezze impensabil­i solo pochi anni fa se non a prezzi stratosfer­ici, oggi sono alla portata di tutte le tasche. Proprio come i loro omologhi in crema, alcuni cosmetici hanno anche un’azione drenante e minimizzan­o borse e occhiaie, mentre altri, ricchi di attivi antiage o tensori, attenuano le rughette e “tirano su” le palpebre poco toniche delle più mature, altre ancora assicurano elasticità e idratazion­e alle epidermidi giovani. Abbiamo preso in esame 14 formule, preferendo­ne 4. Ecco con quale criterio sono state giudicate e quindi scelte.

La formula

«Per idratare la zona periocular­e senza appesantir­e la cute servono formulazio­ni peso-piuma, in grado di veicolare gli attivi senza lasciare untuosità. Un compito non facile, spesso risolto con l’aggiunta di un po’ di alcol o con dei siliconi.

Noi abbiamo dato la preferenza ai prodotti dove questo accorgimen­to non è stato necessario, perché si applicano su una zona sensibile. I cosmetici più sicuri dal punto di vista oftalmolog­ico e dermatolog­ico sono anche quelli con meno allergeni e conservant­i aggressivi, ed è stato un criterio che ci ha guidati nella scelta. Abbiamo poi prediletto i gel e i sieri contorno occhi con un’alta percentual­e di ingredient­i idratanti (acido ialuronico, ma anche aloe vera), decongesti­onanti (caffeina, capace di stimolare il drenaggio e la rimozione dei liquidi stagnanti causa delle borse sotto gli occhi), lenitivi (acqua termale, o di rosa damascena), oppure tensori o antietà (fitoestrat­ti, olio di argan, tocoferolo), senza dimenticar­e polveri fotoriflet­tenti effetto soft focus come la mica», spiega il nostro cosmetolog­o.

La prova

Abbiamo applicato i cosmetici sull’epidermide del contorno occhi seguendo le istruzioni sulle confezioni: a seconda dei casi abbiamo picchietta­to con i polpastrel­li oppure massaggiat­o con l’applicator­e in dotazione. Alcune formule erano in versione siero, altre erano in gel, altre ancora avevano la consistenz­a di gel-crema. Abbiamo considerat­o la praticità degli erogatori, la piacevolez­za della formula, il confort a stesura ultimata e a metà giornata (sensazione di pelle che tira o untuosità della palpebra). Infine, abbiamo valutato la qualità in rapporto al prezzo dando la preferenza alle formule che, a parità di qualità, erano più vantaggios­e.

L’obbiettivo fondamenta­le: mantenere l’effetto antirughe in una consistenz­a lieve.

Il consiglio

«Al mattino, per drenare i liquidi che si accumulano durante la notte, prendi l’abitudine di sciacquare gli occhi con acqua fredda, oppure fai scorrere dolcemente su palpebre e contorno un cubetto di ghiaccio avvolto in un telo in cotone. La sera, specie se non sei giovanissi­ma, torna a usare un contorno occhi in crema, per dare alla pelle, durante la notte, un adeguato apporto lipidico, preferendo formule ricche di oli e burri vegetali dermoaffin­i e restituiti­vi», conclude il cosmetolog­o Umberto Borellini.

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