Starbene

MEDICO DEL CORPO E DELL’ANIMA

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Maria Giovanna Luini è medico e scrittrice. Lavora come senologa all’Istituto europeo di oncologia (IEO) a Milano e promuove l’integrazio­ne tra medicina convenzion­ale e Reiki, meditazion­e e consapevol­ezza.

Per Mondadori ha pubblicato da poco il libro La via della cura. Ventitrè passi per superare le prove della vita e ritrovare l’equilibrio (20 €).

I PUGNI

LE FRASI ALLO SPECCHIO

Scegli un momento calmo nella giornata e prendi uno specchio da borsetta. Rilassati e specchiati, sorridendo alla tua immagine riflessa. All’inizio sarà imbarazzan­te, ma poi ti sentirai a tuo agio. A voce alta inizia a ripetere: “Io ti amo e ti perdono”. Fallo almeno 3 volte e, se ti avanza tempo, aggiungi qualche altra frase amorevole guardandot­i negli occhi.

sivi, in un rimuginio costante che si ripresenta di continuo. Uno dei metodi più efficaci per imparare a perdonare gli altri è essere amorevoli verso se stessi. In pratica, se riusciamo a guardare con benevolenz­a i nostri errori, saremo agevolati a farlo con gli altri.

Alla fine del libro lei conclude avvertendo­ci che la via di cura più potente è

L’ASCOLTO DELL’ANTIPATICO

l’amore, verso se stessi e gli altri. Ma come si fa a coltivarlo?

Bisogna esercitars­i, è questione di addestrame­nto. La prima e più terapeutic­a forma d’amore, è il sentimento che si deve nutrire verso se stessi. Ci si ama molto poco. Ognuno di noi (e le donne sono campioness­e in questo), è abituato a ergersi a giudice severo delle proprie azioni e questo non danneggia solo la nostra

LA STORIA D’AMORE

In un momento di relax, inventa uno stato di felicità in cui sei realizzata e appagata, una relazione in cui ti senti amata e desiderata, felice e piena di attenzioni. Costruisci questa storia fin nei minimi dettagli, con un lui generoso, premuroso e pieno di desiderio nei tuoi riguardi. Il messaggio deve essere: “Sono circondata da persone che mi adorano, mi sento piena di amore, eros ed energia vitale. Forse troverò uno spazio per te ma devi essere molto speciale!” autostima, ci fa anche apparire rigidi e scostanti verso il prossimo. Io credo invece che l’amore sia una forma di energia contagiosa: se chiamato, arriva, ma alle sue condizioni, non alle nostre. Vale a dire che quando amiamo, emettiamo un certo tipo di vibrazioni (gioia, erotismo, felicità, altruismo, entusiasmo) che attirano gli altri, come il ferro con una calamita. E chi più ne mette in campo, più ne riceve.

 ??  ?? Procurati una bambola o un punching ball o un cuscino che dedicherai a questo esercizio. Munisciti di guantoni o bende oppure un bastone. Quando senti che una sensazione di rabbia o di rancore ti sta sovrastand­o, fermati e respira 7 volte a occhi chiusi. Quando li riapri, inizia a picchiare l’oggetto prescelto, ma senza visualizza­re nulla di specifico. Le immagini affioreran­no da sole. Quanto senti di avere scaricato tutta l’energia in eccesso puoi fermarti.
Chiedi a una persona amica di impersonar­e qualcuno che ti ha fatto molto male e verso cui vuoi imparare a gestire il rancore. Il tuo “complice” dovrà provocarti con frasi che sono pericolose per il tuo autocontro­llo, tenendo un atteggiame­nto antipatico, mentre tu ascolterai in silenzio. Per resistere, divagherai con la mente sussurrand­o a te stessa parole amorevoli come “sono superiore”, “sto andando benissimo”, “guarda come sono elegante”, “come sono brava”. Prova finché non riuscirai a mantenere il silenzio.
Procurati una bambola o un punching ball o un cuscino che dedicherai a questo esercizio. Munisciti di guantoni o bende oppure un bastone. Quando senti che una sensazione di rabbia o di rancore ti sta sovrastand­o, fermati e respira 7 volte a occhi chiusi. Quando li riapri, inizia a picchiare l’oggetto prescelto, ma senza visualizza­re nulla di specifico. Le immagini affioreran­no da sole. Quanto senti di avere scaricato tutta l’energia in eccesso puoi fermarti. Chiedi a una persona amica di impersonar­e qualcuno che ti ha fatto molto male e verso cui vuoi imparare a gestire il rancore. Il tuo “complice” dovrà provocarti con frasi che sono pericolose per il tuo autocontro­llo, tenendo un atteggiame­nto antipatico, mentre tu ascolterai in silenzio. Per resistere, divagherai con la mente sussurrand­o a te stessa parole amorevoli come “sono superiore”, “sto andando benissimo”, “guarda come sono elegante”, “come sono brava”. Prova finché non riuscirai a mantenere il silenzio.

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