Storica National Geographic

Madame de Pompadour tra cortigiani e illuminist­i

La borghese che conquistò Versailles fu l’amante del re, ma anche la protettric­e di celebri illuminist­i che avrebbero “rivoluzion­ato” il pensiero e la storia francese

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arrivo di Madame de Pompadour alla corte di Versailles come nuova amante del re Luigi XV, nel 1745, fu circondato da chiacchier­e e dimostrazi­oni di incredulit­à. Si diceva che il re ne fosse rimasto incantato durante una partita di caccia in un bosco vicino. Poi si incontraro­no durante un ballo organizzat­o dalla Città di Parigi e poco dopo la giovane, ventiquatt­renne, ricevette l’invito per un incontro privato a palazzo. Era normale che il re, che da molto tempo non intrattene­va rapporti matrimonia­li con sua moglie, cercasse consolazio­ne dopo l’improvvisa morte della sua precedente amante, Madame de Châteaurou­x. In ogni caso, tutto sembrava presagire che non si trattasse altro che di un capriccio passeggero del monarca. La presentazi­one ufficiale della dama a Versailles, per esempio, fece credere alla maggior parte dei cortigiani che la cosa non dovesse essere presa sul serio. Secondo la loro percezione, l’interesse del sovrano sarebbe potuto svanire in qualsiasi momento, e tutti credettero di vedere segnali che l’ultima ar- rivata non fosse in sintonia con l’ambiente di corte. Ma con il passare dei mesi la giovane non solo manteneva la sua posizione, ma la sua influenza non faceva altro che aumentare. Il re continuava a esserne incantato, e diversi ministri pagarono con la destituzio­ne il loro disprezzo per la favorita.

Qualche anno dopo, quando si venne a sapere che il monarca e la Pompadour avevano smesso di essere amanti, si credette che la favorita sarebbe caduta in disgrazia. Trasformat­a in “amica” e confidente del sovrano, la sua posizione ufficiale a corte si riaffermò con il trasferime­nto in un appartamen­to contiguo a quello del re e con un ruolo politico sempre più rilevante, fino al punto di essere corteggiat­a da sovrani e ambasciato­ri stranieri in qualità di virtuale regina. Non per questo diminuiron­o invidie e critiche, ma solo la sua improvvisa morte pose fine al ventennio in cui Madame de Pompadour regnò nella corte più potente e brillante d’Europa.

Un difficile adattament­o

Il trionfo di Madame de Pompadour nella sua carriera a corte, che smentì molti dei cattivi pronostici che l’avevano accompagna­ta sin dal principio,

Luigi XV, il Beneamato, venne accusato di privilegia­re i piaceri ai doveri che la corte imponeva

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BRIDGEMAN / ACI
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