Il cacao, bevanda sacra degli dei
Originario dell’Amazzonia, il cacao si trasformò in un elemento fondamentale delle società maya e azteca
Racconta una leggenda azteca che quando il dio Quetzalcóatl scese sulla terra per offrire l’agricoltura, le scienze e le arti agli uomini, si sposò con una bella principessa di Tula. Per festeggiare creò un paradiso dove il cotone cresceva in diversi colori, l’acqua sgorgava cristallina e si trovava ogni tipo di pietre preziose, piante e alberi, fra cui spiccava il cacahuaquahitl, o albero del cacao. Ma questo era il cibo degli dei, che vollero vendicarsi di Quetzalcóatl per averlo consegnato agli uomini e uccisero sua moglie. Sconsolato, il dio pianse sulla terra insanguinata e lì sbocciò un albero con il miglior cacao del mondo, «il cui frutto era amaro come la sofferenza, forte come la virtù e rosso come il sangue della principessa».
In realtà, l’albero del cacao è originario del bacino amazzonico, ma durante il II millennio a.C. si diffuse in Mesoamerica, la vasta regione formata dall’America Centrale e dal Messico. Lì fu addomesticato e manipolato fino a ottenere una varietà conosciuta come criolla, dal sapore più delicato e meno amaro rispetto al cacao dell’America del Sud. I primi mesoamericani a utilizzare il cacao furono gli olmechi (1200-400 a.C.), ma non sappiamo se riuscirono ad addomesticare la pianta, né se ne consumavano le fave o se ne utilizzavano solo la polpa fermentata per preparare bevande alcoliche come era comune nelle Amazzoni, dove non se ne adoperavano i semi.
L’albero del cacao richiede alcune condizioni specifiche per crescere. Fiorisce solo in aree tropicali con una temperatura superiore ai 18 ºC e a un’altitudine inferiore ai 1250 metri; inoltre ha bisogno di zone ombreggiate. In Mesoamerica cresceva solo nel Chiapas e nel Tabasco (Messico) e in Guatemala. I suoi frutti impiegano a maturare fra i quattro e i sei mesi, e una volta colti devono essere aperti a mano per trarne le fave di cacao. Si raccolgono attraverso il metodo della bacchiatura, colpendo i rami dell’albero con una lunga pertica affinché i frutti cadano a terra.
Tanto per la crescita in un’area ridotta, quanto per la complessità della sua lavorazione, il cacao era un prodotto pregiato nella società mesoamericana. Iniziò ad acquisire più rilievo nel Periodo classico (150-900 d.C.), soprattutto fra i maya, che lo ritenevano sacro in ognuna delle sue forme. Nelle manifestazioni artistiche di questa