GOYA E IL TRONO DI SPAGNA
Tornato a Madrid per salire al trono, Carlo III resse la corona fino al 1788. Ventaglio realizzato da Goya a inizio Ottocento che raffigura i reali Carlo III, il suo erede Carlo IV e la consorte Maria Luisa di BorboneParma. maggiori Stati dell’Europa settecentesca e, in particolare, della Francia. La tanto attesa autonomia doveva servire a proiettare Napoli nel vivo del confronto sempre più vivace sui nuovi equilibri di potenza dell’Europa e del Mediterraneo. Sulla base di tali obiettivi seguirono riforme che videro in azione le energie migliori della cultura preilluministica del Mezzogiorno italiano. Alla codificazione carolina, ai nuovi vincoli e controlli relativi alla giurisdizione feudale si aggiunse, nel campo dell’economia, l’importante istituzione del Supremo Magistrato di Commercio, competente in materia di traffici interni ed esteri, e la stipula di trattati con Costantinopoli, Tripoli e il Marocco per incentivare il commercio internazionale e bloccare la pirateria dei barbareschi che, però, non diedero gli effetti sperati. Solo dopo il 1742 si presero accordi anche con la Svezia, la Danimarca e l’Olanda, confermando i precedenti con la Spagna, la Francia e la Gran Bretagna.