Storica National Geographic

Il memoriale di napoleone

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alla luce del sole, ma che in realtà è il vero cuore pulsante della città: il Gran Bazar. La struttura originaria, risalente all’XI secolo, nei pressi della moschea di Jameh, è stata oggetto di numerosi interventi postumi e oggi si presenta come un labirintic­o intrigo di passaggi, sale e caravanser­ragli coperti da una serie di piccole cupole, ciascuna provvista di apertura per il passaggio della luce. Alla vivacità dei commerci e alla bellezza dei tappeti locali si alternano decorazion­i che raffiguran­o scene di guerra, di caccia e di banchetti. Dall’ingresso principale, la porta di Qeysarieh, si lascia la monumental­ità di Isfahan per scoprire i cunicoli dell’altra metà del mondo. Se il Memoriale di Sant’Elena raccoglie i ricordi e la vita di Napoleone, esiste un monumento a Parigi che fa altrettant­o: è l’Arc de Triomphe 4. Tra i simboli più rappresent­ativi della capitale francese, venne fatto erigere, proprio per volere di Bonaparte, a partire dal 1806 per celebrare le sue vittorie. I bassorilie­vi sulle quattro facciate evocano infatti le grandi battaglie napoleonic­he, da quella di ponte di Arcole del 1796 a quella di Abukir combattuta nel 1799 fino a giungere a quella di Austerlitz del 1805. Oggi il monumento, sulle cui pareti interne sono incisi i nomi di 660 generali francesi, ospita le spoglie del Milite Ignoto ed è dedicato alle vittime del secondo conflitto mondiale. Un monumento quindi nato per celebrare le guerre napoleonic­he e destinato purtroppo a ricordarne anche altre.

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